Ivana Spagna, il suo successo è controcorrente

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E pensare che le avevano detto che con quel (cog) nome non sarebbe andata lontano! Già, la nostra grande Ivana, prima di diventare conosciuta e stimata come merita, ne ha dovuta fare di strada. C’è voluta anche una grande mano in famiglia per convincere scettici e perplessi, la mano di Giorgio Theo Spagna, fratello e grande complice di Ivana, che ha condiviso con lei tutti i sacrifici e gli sforzi per entrare nel mondo della musica. La sua storia parte dal 1971, con un 45 giri che pochi ricordano (forse neppure lei). Dopo un secondo tentativo non particolarmente fortunato la sua prima casa discografica la abbandona.

Deve attendere i primi anni 80 e l’esplosione della cosiddetta “Italo Dance” per dimostrare che la sua ugola è davvero speciale. Solo che all’epoca nel mondo della discomusic italiana per darsi un tono bisognava cantare in inglese e sfoggiare nomi internazionali, così le produzioni di successo firmate Barbara York, Mirage o Yvonne Kay sono in realtà espressioni della splendida vocalità di Ivana. Finalmente nel 1986 decide, contro il parere di molti discografici dell’epoca, di produrre un singolo col suo vero (cog) nome.

Ed è subito boom! Easy lady diventa un successo internazionale ed è ancora oggi un classico della musica anni 80, suonato dalle radio e da tanti deejay sia nella versione originale che in tanti fortunati remix. Il successivo Cali me è un’ottima conferma, tanto che Ivana comincia a scrivere e produrre anche per altri artisti. A inizio anni 90 decide di andare negli States per conquistare il mercato d’oltreoceano, ma la svolta artistica è dietro l’angolo e la riporta nel vecchio continente.

Elton John (mica uno qualsiasi) la sceglie per cantare la versione italiana di Circle of life, colonna sonora del mitico film II re leone. Non era convintissima di passare dall’inglese all’italiano, e invece… E invece da quel momento le si schiude una nuova vita artistica, a cominciare dal Festival di Sanremo 1995, dove arriva terza con Gente come noi. L’album Siamo in due vende oltre 350.000 copie, mentre il successivo Lupi solitari supera le 400.000. La scomparsa della amatissima mamma porta ancora più nostalgia e dolcezza nella sua espressione vocale e nella scelta delle canzoni da interpretare. E sua la voce dell’inno italiano per i Mondiali di calcio di Francia 98 II bello della vita.

Nel nuovo millennio scrive e collabora con altri grandi artisti italiani, come Mario Lavezzi, Ron e Loredana Bertè, canta ancora a Sanremo, produce nuove versioni dei suoi classici, si diletta finanche in un reality, Music Farm su Rai2, dove si classifica terza.

Non è stata una vita facile e lineare quella di Ivana Spagna, una donna forse fin troppo sensibile, ma che ha saputo trasformare le sue fragilità in espressioni musicali sempre di grande livello. Recentemente è stata ospite di Una nuova vita, il programma che conduco con Crisula Stafìda ogni domenica su La5, e mentre ripercorreva la sua vita artistica e privata ha dimostrato ancora la sua eccezionale empatia riuscendo a far ridere e commuovere tutto lo studio e, immagino, tutti i telespettatori. Lei che ha vissuto un matrimonio durato una sola settimana, ma che ha mantenuto il successo per tutta la vita. E pensare che le avevano detto che non sarebbe andata lontano. Perché non sapevano che dietro Spagna c’era una certa Ivana…