Dove e come vedere Sampdoria Milan streaming gratis e diretta live tv Sky o Dzan

Questo articolo in breve

Come e dove vedere la partita

La partita in questione, ovvero quella che vede la Sampdoria da una parte il Milan dall’altra avrà inizio alle ore 20:45. Il match sarà trasmesso su dazn che quest’anno detiene i diritti in esclusiva della Serie A. Per poter guardare quindi la partita in questione bisognerà essere in possesso di una Smart TV di ultima generazione compatibile con l’applicazione di dazn. In alternativa bisognerà avere una televisione collegata al timvision box oppure ad una console PlayStation 4 o 5 o una Xbox che sia One, One S, One X, Series X, Series S. In alternativa,  ancora bisogna essere in possesso di un dispositivo Amazon Fire TV Stick o Google Chromecast. Infine chi volesse potrà seguire il match anche su sky sport calcio ovvero al canale 202 della piattaforma satellitare.

L’impressione, ora che siamo arrivati alla prima di campionato, è che Stefano Pioli abbia a disposizione il miglior Milan da quando si è seduto sulla panchina rossonera. E siccome nel suo primo anno ha vinto alla grande il girone di ritorno, mentre nel secondo si è piazzato subito alle spalle dei Campioni d’Italia, non è difficile pensare che ci possano anche essere ambizioni importanti quest’anno.

E dal tecnico, sull’argomento, arrivano subito conferme importanti: «Sì credo di aver trovato giocatori cresciuti nella consapevolezza. Tonali e Leao sono calciatori più maturi e forti. Ci manca ancora qualcosa come Ibrahimovic e Kessie , fuori per infortunio. Florenzi è arrivato adesso e Bennacer è ancora un po’ in ritardo nella condizione. Però siamo un gruppo forte e se abbiniamo umiltà e determinazione, potremo fare una grande stagione.

Dovremo provare a vincere ogni singola partita e cercare di fare un buon campionato, consapevoli che ci sono rivali forti. Avremo poi la Champions dove vogliamo essere protagonisti. Quanto ai nuovi, sono molto contento dei giocatori arrivati al Milan. Hanno vinto, sanno cosa voglia dire vincere e sanno come essere professionisti. Si sono inseriti in un gruppo motivato e desideroso di fare bene».

E allora subito sotto con la Sampdoria, prima avversaria di questo campionato. «Abbiamo guardato le partite amichevoli. E’ una squadra che si difende bene e che ha qualità nel reparto offensivo. E’ un debutto complicato e difficile. Ma vogliamo fare una grande partita». Per riuscirci sono importanti diversi aspetto. Ancora Pioli: «La continuità è importante per i principi di gioco tuttavia nel calcio moderno non si può avere solo un modo di stare in campo e già l’anno scorso abbiamo guardato di cambiare partita dopo partita.

Non sono vincolato a nessun sistema di gioco, ma ai principi di un calcio offensivo e veloce». Qualcosa, insomma, Pioli proverà a cambiarlo: «Dovrà essere un Milan padrone di se stesso. Anche quando le partite saranno difficili, dovrà mantenere la sua identità e la sua filosofia di gioco. Siamo una squadra forte e cresciuta nella consapevolezza dello stare in campo».

Acquisti importanti e una società in controtendenza rispetto agli altri club per quanto riguarda gli investimenti. Molto ha speso,il Milan, ma non sembra aver ancora finito: «Noi non stiamo cercando un centrocampista simile a Calhanoglu che sene è andato, ma vogliamo migliorare la squadra. Il club è molto presente e se ci sarà la possibilità di intervenire, la dirigenza interverrà. Abbiamo già giocatori che possono dare spunti nei momenti complicati di una partita. «L’attenzione è sempre sul mercato, ma per me sarebbe dovuto finire prima dell’inizio del campionato. Sicuramente il 31 saremo competitivi per le ambizioni e le qualità che abbiamo.

Dove potremo arrivare, lo dobbiamo poi dimostrare sul campo». E per capire dove potrà arrivare il Milan, bisognerà anche fare i conti con le avversarie. Che Pioli valuta cosi: «Ci sono sette squadre che possono vincere lo scudetto. Ci sarà molto equilibrio. La scorsa stagione, a parte l’Inter, molte formazioni si sono giocate i loro obbiettivi fino a fine stagione. L’Inter rimane favorita così come è fortissima la Juventus. Siamo forti noi, la Roma, l’Atalanta e la Lazio. Sarà un campionato difficile e dovremo essere concentrati in tutte le partite, perché saranno tutte importantissime. Non solo gli scontri diretti».

L’impatto devastante di Giroud («E’ un giocatore che sa far giocare bene le squadre e sa come giocare al meglio. Si è inserito bene e porterà tanta esperienza. Sa giocare bene sia in coppia, sia con un trequartista alle spalle. E’ un professionista serio») ha fatto passare un po’ in secondo piano il prolungarsi della convalescenza di Ibrahimovic. Che tuttavia Pioli attende a braccia aperte: «Fisicamente sta meglio, anche se non ha ancora lavorato con la squadra

La prossima settimana sarà importante per lui e se andrà come tutti speriamo che dopo la sosta rientri in gruppo. Zlatan sarà sempre il nostro leader tecnico e carismatico ed è un giocatore determinante per la squadra. Non vede l’ora di allenarsi con i compagni». E rimanendo sugli assenti, ecco infine il pensiero di Pioli su Kessie: «Ha avuto un’estate particolare. Si è sposato, ha disputato le Olimpiadi, è tornato, ha fatto i test fisici che erano i migliori della squadra e poi però si è infortunato. Quanto al futuro, c’è la volontà da ambo le parti di continuare insieme. Vedo un giocatore sereno e che non vede l’ora di giocare ancora a lungo con noi».

Ciak, si gira e i riflettori del mondo milanista si accendono su due dei nuovi acquisti che sono arrivati nel corso della sessione estiva del mercato, ovvero Mike Maignan e Olivier Giroud . Il portiere francese, preso dal Lille, ha sulle spalle la pesante eredità di Gigio Donnarumma , passato al Paris Saint-Germain dopo che era naufragata la trattativa per il suo rinnovo di contratto. Nel corso del pre campionato si è fatto vedere per delle belle parate, un rigore neutralizzato a Gareth Bale nell’amichevole contro il Real Madrid, ma soprattutto una grande personalità nella guida del reparto arretrato. Comunica già in italiano e questo è un fattore fondamentale per potersi far capire dai compagni e sta imparando, allenamento dopo allenamento, quelle che sono le richieste del calcio di Pioli . Quotidianamente viene spinto a dare il massimo dai preparatori dei portieri che sono Nelson Dida e Gigi Ragno , con i quali ha un confronto aperto e schietto su tutto quello che riguarda sia l’allenamento specifico dei portieri sia su come partecipare attivamente e preventivamente al gioco. Dentro lo spogliatoio ha impressionato per la capacità d’inserimento e per come si è subito messo a disposizione di tutti. Donnarumma è ormai il passato del Milan, Maignan dovrà tenere fede al suo soprannome ovvero “Aquila”, datogli a Lille per la grande reattività in molte parate effettuate mentre in Italia, specialmente sui social, è stato ribattezzato “Iron Mike”, mutuando la dicitura tipica di Mike Tyson . Ma Maignan, esattamente come la leggenda del pugilato, potrà usare anche i pugni per togliere i palloni indirizzati verso la sua porta.

Olivier Giroud, invece, è arrivato al Milan per essere ancora decisivo. E in amichevole ha dimostrato che gli può bastare un pallone per poter fare male agli avversari. Con Ibrahimovic ancora ai box e con Pellegri in arrivo, questa sera il peso dell’attacco graverà tutto sulle sue spalle, ma è una responsabilità che l’ex Chelsea sembra aver assorbito fin dal suo sbarco a Milanello. Di sicuro il Milan ha portato in Serie A un grande giocatore, capace di segnare in ogni maniera e di essere quel collante tra due reparti che, nel gioco di Pioli, è fondamentale. Vuole partire forte Giroud, anche perché gli occhi sono puntati molto su di lui. I rossoneri, dopo il flop Mandzukic , hanno scelto la maglia numero nove a un giocatore che non ha dimostrato alcuna paura nel volerla indossare e lo ha fatto con coraggio, spavalderia e anche con quella consapevolezza di chi, nell’arco degli ultimi tre anni, ha alzato al cielo una Coppa del Mondo, un’Europa League e una Champions League.

Non cerca rivincite Alessandro Florenzi , ma il suo ultimo trascorso potrebbe dire ben altro. Fatto fuori dalla Roma a prescindere dalle proprietà e dalle guide tecniche, l’esterno ex Valencia e Psg ha fame di fare bene e ha sentito, da parte di tutto il Milan, quella fiducia di cui aveva bisogno. Certo, la concorrenza sarà folta, ma anche lui sarà chiamato a alzare ulteriormente il livello di una squadra che ha, come obiettivo, quello di riconfermare la qualificazione in Champions League in una Serie A complicata e decisamente tosta per quanto riguarda le posizioni di vertice.

Intanto è arrivato il semaforo verde, da parte del Monaco, all’operazione Pellegri . L’attaccante classe 2002, che oggi potrebbe essere al Ferraris per assistere a Sampdoria-Milan per effettuare domani le visite mediche, arriverà in rossonero con la formula del prestito oneroso (500 mila euro) con un diritto di riscatto fissato a sei milioni che potrebbe tramutarsi in obbligo al verificarsi di determinate condizioni. In aggiunta, al club monegasco spetterebbe anche un milione che scatterebbe in caso di qualificazione Champions da parte del Milan e una percentuale sulla futura rivendita.