Un episodio tragico svelato al pubblico, forse per ricevere anche dall’esterno il calore umano che serve quando si gela il sangue. Bianca Atzei, cantante, ha scelto il «palco» di Instagram per raccontare la sua sofferenza, che riguarda la donna e non l’artista. «Ho sempre condiviso con voi ogni k parte della mia vita, perché è facile far vedere i grandi sorrisi e la felicità, ma spesso accadono anche cose brutte che ti mettono a dura prova».
La cosa brutta è una gravidanza andata male, un figlio perso quando Bianca iniziava già a vedersi madre, ad annusare il profumo della famiglia: aborto spontaneo. Come può essere? Può essere, può capitare, ed è uno di quei colpi che stordiscono e che feriscono lasciando una cicatrice sulla psiche.
Guai a minimizzare, meglio un abbraccio (in silenzio) che un frase buttata lì: sei giovane, su, la prossima andrà meglio. Accanto a Bianca c’è il compagno Stefano Corti, inviato delle lene. «Più di un anno fa abbiamo cercato un figlio e spesso ci siamo sentiti dire: non pensarci, perché più ci pensi e più non arriva – la continuazione della lettere social Come fa una donna, però, a non pensarci ogni volta che le arriva il ciclo?
Quando realizzi di sentirti pronta a diventare madre, ecco che quello il sogno non diventa realtà: «Per molti diventa fondamentale un aiuto tecnologico. E non importa quanti giorni devi farti le punture di ormoni in pancia e tutto il resto, anche se sei sempre meno in forze vai avanti positiva e felice perché ti aggrappi a quel 35% di possibilità di rimanere incinta. E dopo più di un anno succede. Quando ho visto quel test positivo è stato il giorno più bello della mia vita».
Sembrava fatta, la salita alle spalle e una curva dolce sul ventre da sfiorare per nove mesi. I pensieri, inevitabili: maschio o femmina, come lo chiamiamo, chissà se avrà una bel la voce come la mamma o se sarà monello come il padre, una canzone come dedica. «Purtroppo quella felicità è sparita nel momento in cui abbiamo saputo che la gravidanza si è interrotta dopo qualche mese e si è dovuti intervenire chirurgicamente» ha confessato Bianca Atzei, fragile e allo stesso tempo forte, perché se ti metti a scrivere hai già reagito, diventando tuo malgrado un conforto per altre «quasi mamme».
La parte finale del suo post è infatti carico di speranza: «Tantissime donne hanno affrontato e affrontano questo dolore, e ora so che cosa si prova e cosa vuol dire passare in un battito di ciglia dalla felicità più grande alla sofferenza più forte. Bisogna solo andare avanti. Sono sicura che arriverà di nuovo qualcosa di bello, perché ho sempre sperato. Tengo ancora vivo il sogno di poter diventare mamma».
Ecco l’ottimismo, la voglia di andare a riprendersi ciò che il destino le ha tolto. Poi c’è la consapevolezza di avere solo 34 anni, c’è la gioia di essere innamorata, la fiducia nel suo talento che l’ha portata a fare due Festival di Sanremo, c’è la capacità di prestarsi anche a un reality show come l’isola dei famosi, mica una passeggiata. Insomma ci sono tanti colori intorno.
Piangersi addosso all’infinito è un errore, fare la vittima pure. Se dopo il temporale arriva il sereno, allora anche dopo le lacrime può arrivare un sorriso. i