Serena Autieri torna su Rai 1 con Dedicato

Questo articolo in breve

Torno con entusiasmo a condurre Dedicato, il programma sui sentimenti che avevo già presentato la scorsa estate. E anche questa volta sono pronta a cantare e a ballare per aiutare i miei ospiti a dedicare una canzone a qualche loro caro che hanno nel cuore». Così mi dice una Serena Autieri piena di energia che, da sabato 13 novembre alle 14 su Raiuno, è di nuovo al timone della trasmissione Dedicato.

«La grande novità di questa edizione», continua «è che ora Dedicato diventa un appuntamento settimanale, per il pubblico delle famiglie del sabato pomeriggio. Per il resto la “squadra” è quella di sempre: accanto a me, in studio, a farmi ancora da spalla c’è sempre Gigi Marzullo, che oltre a essere un grande amico è per me un punto fisso, e il maestro Enzo Campagnoli».

Dunque, Serena, come ci diceva, oltre a condurre la vedremo ballare e la sentiremo anche cantare e così continuerà a sorprendere il pubblico. Ma lei dove ha imparato a fare tutto questo?
«Be’, il canto è da sempre tra le mie grandi passioni. Ho studiato fin da quando ero piccola e nel tempo ho avuto modo di mettermi alla prova in tanti miei spettacoli teatrali, come ad esempio Vacanze romane, nel 2017, dove recitavo e cantavo con Massimo Ghini».

D’accordo: e per quanto riguarda il ballo, invece? «Da piccola ho studiato anche danza. Poi, lavorando tanto nei musical, ho continuato a esercitarmi anche con il ballo. Ma non solo: mi ha aiutato molto misurarmi nel 2012 con un programma come Tale e quale show, dove ho imitato tante stelle della musica italiana e mondiale, e che poi ho anche vinto. Insomma, per Dedicato sono pronta a dare ancora una volta tutta me stessa. Anche se il cuore di questo show restano sempre le dediche…».

Detto questo, passiamo alla trasmissione, al suo “Dedicato”. «È un programma bello, imprevedibile, di sentimenti, che sento davvero nelle mie corde. Ogni settimana avrò in studio un ospite famoso tra attori, scrittori, sportivi e musicisti che, di volta in volta, mi parleranno di loro e mi chiederanno di fare partire uno spezzone di un film o una canzone per qualche persona a loro cara. Una dedica. Del resto le dediche sono un po’ il pretesto per raccontare anche storie di vita, aneddoti curiosi».

E lei ha mai fatto in vita sua una dedica speciale? E a chi? «Io ne ho fatte e ne faccio tante, a modo mio, ogni giorno a mia figlia Giulia Tosca: un dolce che le piace, un abbraccio inaspettato, una melodia da duettare la mattina prima di andare a scuola. Ma tra quelle che forse ho più nel cuore c’è la dedica speciale che ho fatto a mio marito Enrico il giorno prima di sposarci…».
Mi racconti.

«Enrico era venuto sotto casa mia per farmi una serenata, del resto da donna del Sud ho sempre amato queste attenzioni. Ma a un tratto il cantante che aveva portato si è improvvisamente intimidito, così Enrico ha detto a gran voce: “Serena, canterò io per te.. Ma appena ha iniziato a intonare una melodia, stonandola, l’ho subito stoppato e gli ho detto: “Amore, lascia stare: ci penso io a farti la serenata”».

E che cosa gli ha cantato? «Tu si ’na cosa grande, la celebre canzone del 1964 di Domenico Modugno, quella  che poi ha segnato i momenti più belli della nostra sto-; ria d’amore. Oltre che marito e moglie, Enrico e io siamo diventati col tempo una cosi sola: abbiamo anche lavora to tanto insieme, ha prodotte molti miei spettacoli».

A proposito: dopo “Dedicato’ dove la vedremo? «Ho appena girato il film Tre sorelle, di Enrico Vanzina, e i prossimo anno tornerò al mie “primo amore”, il teatro».