Charlène di Monaco, la sua depressione è anche dovuta dai tradimenti di Alberto

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Santa Devota, un altro appuntamento mancato. Da metà novembre, Charlène si sta riprendendo da quello che suo marito Alberto ha definito un «profondo esaurimento fisico ed emotivo». L’ultimo comunicato di Palazzo, il 27 gennaio, definisce «soddisfacente e molto incoraggiante» la convalescenza della principessa. Precisando tuttavia che «per la guarigione e le cure odontoiatriche occorreranno ancora diverse settimane».

Il primo a pronunciare la cupa parola, depressione, è stato l’esperto di fatti reali Joel Stratte-McClure. In un articolo sul New York Post si dice certo che Charlène ne stia attraversando una terribile e la paragona a quella vissuta (forse) da Grace nei primi anni del suo matrimonio con Ranieri.

Quali però i motivi di tanta tristezza e prostrazione? «Certamente gli interventi che ha subito in Sudafrica sono una delle cause», ha spiegato Alberto, «ma non voglio dire di più». Così il gossip insiste sulla principessa amareggiata per un’ipotetica figlia sedicenne del Grimaldi, avuta dalla relazione con la brasiliana Mariza S.

Quello era il tempo in cui Sua Altezza e l’ex nuotatrice già si frequentavano, dunque si tratterebbe di un colpo difficile da digerire per qualunque donna. La madre della ragazza ha più volte chiesto l’esame del Dna, ma gli avvocati di Alberto si sono appellati all’immunità di cui gode in quanto sovrano. Anche la recente, prima foto social dei quattro figli del principe, i due gemelli legittimi e gli altri riconosciuti, non deve aver rallegrato la povera principessa.

È stata Jazmin Grace, venuta al mondo 30 anni fa da una relazione fugace con una cameriera californiana, a postare sul suo profilo Instagram la rarissima immagine. Un modo per dire che non ci sono figli di serie A e serie B. E che la famiglia allargata è una risorsa. «Tutto a corte era opprimente, i pettegolezzi… troppe emozioni», aveva commentato Charlène al Times. Un esempio: l’esperta reale Coryne Hall, su express.co.uk, rivela come le pressioni per la prima gravidanza della principessa furono davvero insostenibili: «Ha trascorso tre anni e mezzo per mettere al mondo un bambino, poi fortunatamente ne ha avuti due».

Nicole Coste, madre del diciottenne Alexandre legittimato dal principe, l’aveva invece dipinta come una matrigna cattiva. Colpevole, tra l’altro, di aver relegato il figlio in una stanza vicino all’ala del personale approfittando dell’assenza del sovrano. Alberto, che certo ambirebbe alla serenità nella sua grande famiglia, reagì furente: «Non mi aspettavo questa scorrettezza. L’intervista è inappropriata».

Una mossa decisa, ma forse non abbastanza per restituire a Charlène la serenità. Secondo i media tedeschi, soffrirebbe della sindrome di Rebecca, una patologica forma di gelosia scatenata dal passato amoroso e sessuale del compagno, che si manifesta come una vera e propria ossessione. In questi casi, l’ansia esplode in attacchi di rabbia e aggressività incontrollabili. «Se vuole riprendersi», si legge su Schlager, «la principessa deve imparare ad accettare quello che è successo». Il magazine In Touch sostiene inoltre che avrebbe in mente un piano per «ripulire la Rocca», al suo ritorno, da presenze ingombranti come quella di Nicole Coste (che era presente anche alle celebrazioni di santa Devota) e allo scopo di tutelare i diritti dei gemelli. Un passo indietro per ricordare come si sia arrivati a tutto ciò. L’ex miss Wittstock combatte da dieci mesi con problemi di salute.

A primavera, si trasferisce in Sudafrica per sostenere una campagna contro il bracconaggio dei rinoceronti e partecipa ai funerali del re Zulu suo amico Goodwill Zwelithini. Una trasferta che sarebbe dovuta durare non più di dieci giorni. E invece…In un’intervista a News24, Charlène dice: «Ho subito un intervento per il rialzo del seno mascellare. Un innesto osseo che viene effettuato per poter fare degli impianti nella zona dei molari. Dopo l’operazione è subentrata un’infezione che ha coinvolto le orecchie, di qui l’impossibilità di spostarmi: l’apparato uditivo non potrebbe sopportare una pressione superiore ai 20 mila piedi». Al New York Post si chiedono come mai Alberto, uno degli uomini più ricchi del mondo, non abbia mandato una nave a recuperare la moglie.

Ecosì fioriscono le voci sull’inconsistenza della coppia; di un divorzio imminente; di una Charlène che per fuggire dal Palazzo, «dove alcuni membri della famiglia l’hanno fatta soffrire per 10 anni», scrive Voici alludendo forse a Caroline, si rifugia nel Paese dov’è cresciuta alla ricerca di libertà e pace. Comincia la ViaCrucis, che si compone di tre interventi in anestesia generale: il 23 giugno, il 13 agosto e l’8 ottobre (in una foto da Instagram di Charlène, per la morte del suo chihuahua, si nota un lungo segno sul lato sinistro del viso). Poi un collasso il 1° settembre che la porta a un ricovero al Netcare Alberlito Hospital di Ballito. L’inchiesta di Voici, nell’esotico Thanda Private Game Reserve dove ha alloggiato Charlène, suffraga uno scenario ansiogeno ma verosimile.

Da nove anni, la principessa sarebbe dipendente da un devastante cocktail di sonniferi. Avrebbe cominciato ad assumerli come antidolorifici per una vecchia ferita e alla fine, poiché non riusciva più a dormire, sarebbe caduta in un circolo vizioso. L’avrebbero sostenuta anche contro la pressione contro cui, a corte, combatte da sempre. Rivela una fonte: «Alberto la ama tanto, però non è mai stato veramente capace di proteggerla».

I problemi alimentari rappresentano un altro punto debole della principessa. Ma il particolare più inquietante, sempre secondo Voici, arriva ora: Charlène sarebbe stata ricoverata non per un collasso, ma per un episodio psicotico che l’avrebbe portata a una perdita di contatto con la realtà e a deliri. Perciò avrebbe malmenato la sua dama di compagnia, al punto che due guardie della sicurezza sono dovute intervenire per calmarla: «La scena è stata assolutamente terribile». Alberto, preoccupatissimo, ha chiesto che la moglie si disintossicasse approfittando della lontananza da Monaco. Anche perché non sarebbe questa la prima crisi.

Dunque, sostiene ancora Voici, il ThandaPrivate Game Reserve (14 mila ettari a tre ore d’auto da Durban) diventa un rehab improvvisato. E, per Charlène, una prigione a cielo aperto. In contemporanea con il ritorno a Monaco della principessa, l’8 novembre, una fonte fa sapere a Page Six che l’infezione e le operazioni subite avevano compromesso la deglutizione di Sua Altezza: «Charlène non ha potuto ingerire cibi solidi per oltre sei mesi.

Riusciva ad assumere solo liquidi attraverso una cannuccia e per questo ha perso quasi la metà del peso corporeo ». La fonte se la prende poi con il Palazzo: «Non sappiamo perché stiano minimizzando il fatto che, in Sudafrica, la principessa è quasi morta!». ChantellWittstock, la cognata, smentisce che «sia quasi morta» ma ammette: «Dopo le operazioni aveva difficoltà a mangiare e così, sì, ha perso molto peso ma solo perché poteva alimentarsi unicamente con cibi morbidi e liquidi… Ha subito molte operazioni in poco tempo e questo l’ha molto stressata. È stato traumatico per lei affrontare il dolore, gli interventi e la pressione dei media mentre era lontana dalla famiglia ».

Oggi, secondo il sito britannico Royal Central, la principessa peserebbe appena 46 chili e avrebbe ancora difficoltà a nutrirsi con cibi solidi. Dunque le indiscrezioni non sono in contrasto con quanto riportato da fonti ufficiali. Prima fra tutte la voce del principe Alberto, che in piena trasparenza ha parlato delle condizioni di salute della moglie. «Da giorni non dormiva più bene, non mangiava più bene. È dimagrita molto, il che l’ha resa vulnerabile ad altri rischi. Un raffreddore, un’influenza o, Dio non voglia, il Covid». Ma non si tratta di questo, «né di cancro né di operazioni di chirurgia plastica» (ne è invece convinta la giornalista spagnola Pilar Eyre: la principessa sarebbe addirittura «sfigurata dopo un lifting»).

Tantomeno, conclude il principe, si tratta di problemi coniugali, «e su questo voglio essere molto chiaro». Certo inteneriscono i gemellini. Papà Alberto assicura che hanno compreso la situazione, sanno che la mamma ha bisogno di riposo. Le hanno fatto visita la vigilia di Natale e il 2 gennaio, come ha riportato il settimanale tedesco Bunte: «Insieme hanno suonato, cantato e pregato. La famiglia ha un ruolo fondamentale nel trattamento terapeutico di Sua Altezza».

Così pare che il principe abbia affittato uno chalet vicino a Zurigo, per stare vicino alla moglie e mettere a tacere i sensi di colpa per averla lasciata troppo sola in Sudafrica. Il 25 gennaio, lei ha compiuto 44 anni: gli auguri sono arrivati da un video commemorativo confezionato dalla sua fondazione e postato su Instagram. Per la salute della principessa, appaiono incoraggianti le parole di Michael Wittstock, il papà: «Mia figlia nuotava per 20 chilometri al giorno. Conoscendo il modo in cui si allenava, so che è solida e verrà fuori dal suo stato. Anzi, ne uscirà molto più forte». Tutti ce lo auguriamo, e che sia presto.