Don Matteo 12, il programma compie 20 anni e chiude in bellezza: il più longevo della tv

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Tutte le cose belle finiscono. Un concetto di saggezza popolare al quale non sfuggono anche le iniziative di successo, potenzialmente destinate a durare in eterno. Con la prossima, dodicesima stagione, si chiude la fortunatissima serie di. Don Matteo Bondini (Terence Hill), parroco molto intraprendente, con un talento innato per le indagini su casi di cronaca nera e – diciamolo – spesso pure ficcanaso.

Si intrufola spesso e volentieri nei casi legali e criminali, risolvendoli grazie a un indizio decisivo che arriva molto spesso per intuizione e anche per la sua ampia conoscenza dell’animo umano. Iniziata nell’ormai lontano 2000, la lunghissima saga giunge alla sua conclusione dopo 246 episodi andati in onda nelle prime undici stagioni. Durante la recente presentazione dei palinsesti Rai è stato svelato il nuovo format delle puntate conclusive durata di circa 100 minuti (al posto della durata abituale che si aggirava attorno ai 55 minuti a episodio), con alcune sorprese piuttosto sorprendenti anche nel cast. Infatti avranno dei ruoli Stefano De Martino e Fabio Rovazzi.

Se il marito di Belen Rodriguez sta godendo di una nuova, personale stagione professionale che, pur conservando la sua naturale propensione al ballo, lo sta portando a confrontarsi con forme di spettacolo tra le più diverse… il secondo non è nuovo a frequentazioni nell’ambito della recitazione. Spot televisivi a parte, il simpatico Rovazzi si è già cimentato con la recitazione nel 2018 interpretando il film II vegetale. Per festeggiare la conclusione delle vicende di Don Mafteo, voci insistenti raccontano di una convocazione sul set di attori che hanno preso parte a episodi del passato, come Belen Rodriguez e Flavio Insinna. Amen…

LA VESTE DA PRETE GLI DONA NEL 1983 ERA DON CAMILLO

Se il pubblico televisivo, dopo il lungo e fortunato sodalizio con Bud Spencer (al secolo Carlo Pedersoli, scomparso nel 2016) in modalità spaghetti-western, lo identifica con il personaggio di Don Matteo… forse non tutti si ricordano che Terence Hill, nato a Venezia nel 1939 da padre italiano e madre tedesca, aveva già interpretato il ruolo di parroco. Precisamente nel [1983, anno nel quale diresse e interpretò Don Camillo, naturalmente ispirato al personaggio letterario di Giovannino Guareschi, già portato più volte sullo schermo negli anni Cinquanta e Sessanta dal popolarissimo attore francese Fernandel (con Gino Cervi nel ruolo del sindaco Peppone). Il Don Camillo di Hill rappresenta un remake peraltro non particolarmente riuscito, visto l’originale – del film del 1952. L’ambientazione cambia dall’originaria Brescello nella Bassa Reggiana a Pomponesco, nel Basso Mantovano, come pure cambia il contesto storico, trasportato all’epoca contemporanea delle riprese, gli anni Ottanta. Vediamo così un Don Camillo con la moto (mentre Don Matteo usa, in maniera encomiabilmente “green”, solo la bicicletta), che pattina in chiesa e che, levandosi l’abito talare, gioca a pallone in blue-jeans.