Incinta del nonno a 12 anni: la fa abortire con una gruccia per abiti

Charlotte Wade aveva 12 anni quando è rimasta incinta del nonno, ma ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia solo dieci anni dopo. La sua tragica vicenda, resa nota dal Fabulous Digital e riportata da How to do for, è avvenuta in Galles. Le violenze perpetrate dal nonno Raymond Hodges, oggi 73enne, sono cominciate quando la bimba aveva solo 5 anni. E non appena il nonno-orco ha scoperto la gravidanza, ha costretto la nipotina ad abortire utilizzando una gruccia per abiti.

Violentata dal nonno per anni

Quell’aborto illegale, praticato in casa con strumenti di fortuna, è ancora al centro degli incubi di Charlotte. “Non ho mai provato un dolore come quello. Mi sono sentita morire, ero certa che sarei morta quel giorno”, ha confidato ai media britannici.

Un dolore fisico che si è sommato al tradimento da parte di un uomo per cui la bambina provava inizialmente un profondo affetto. Hodges è il padre del patrigno di Charlotte e ogni mese si recava a casa loro per far visita al figlio e prendersi cura della nipote. “Amavo Raymond come se fosse il mio vero nonno”, ha raccontato Charlotte. “Mi portava sempre doni e cioccolata quando veniva a trovarmi”.

Tutto è cambiato quando “un giorno mi chiese di baciarlo ‘come i grandi’. Io dissi di no, allora lui mi baciò sulle labbra e mi disse che quello sarebbe stato il nostro segreto. Da quel momento lo fece ogni volta che restavamo soli. Mi obbligava a toccarlo ma mi vergognavo a parlarne, non volevo che potessero in qualche modo pagarla i miei fratelli”.

Gli abusi si sono intensificati dal momento in cui l’uomo si è trasferito nella stessa casa del figlio, fino al primo stupro, quando la bambina aveva 7 anni: “Il dolore era insopportabile, ma lui mi comprava doni e caramelle. Mi sentivo in trappola”.

Costretta ad abortire con una gruccia

Ogni volta che Charlotte ha provato a sottrarsi alle violenze, Hodges l’ha punita prendendola a calci. La sua rabbia è esplosa come mai prima quando, a 12 anni, la nipote ha confessato la sua paura di essere rimasta incinta. Ha aspettato che fossero soli e poi l’ha sbattuta a terra: “Credevo che volesse fare ciò che faceva sempre, invece teneva in mano una gruccia per cappotti. Mi fece abortire con quella e mi disse che non sarei mai più rimasta incinta.

Poi mi lasciò sanguinante sul pavimento”. Anche dopo l’episodio, le violenze sono continuate ogni settimana, fino a quando Charlotte non ha trovato il coraggio di denunciarlo. Il tribunale del Galles lo ha condannato a 25 anni di carcere.