Coronavirus, Salvini: “Se Cina ha coperto l’epidemia ha commesso un crimine contro l’umanità”

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“Dovremo chiedere conto a chi ha fatto cominciare tutto. Se il governo cinese sapeva e non ha denunciato ha commesso un crimine ai danni dell’umanità e ora non lo si può far passare per salvatore. Hanno o no fatto passare tre settimane prima di denunciare l’esistenza del virus?”. Così il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo in Senato dopo l’informativa del premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus. “Guardiamo al futuro, raccogliamo l’appello” a collaborare “con proposte concrete per chi è a casa. Perché le bollette non aspettano, i mutui non aspettano”. 

“Ai medici, infermieri, operatori sanitari non bastano applausi, complimenti o medagliette, occorre intervenire pesantemente sugli stipendi di chi sta lavorando in prima linea. Il 70% del loro stipendio dovrà essere esentasse per il prossimi anni, di pacche sulla spalla non servono”.

“Mancano milioni di mascherine nelle case di riposo, nelle corsie degli ospedali e nelle case, mancano bombole d’ossigeno: gli italiani si sacrificano ma voglio essere tutelati. Gli aiuti sono benvenuti, ma è vero che si sono perse tre settimane dalla denuncia dell’emergenza sanitaria da parte dell’Oms? È vero sì o no?. Mi è arrivato poco fa un foglio, che mostra come la Svizzera sta affrontando l’emergenza sanitaria. Quello è un modello sa seguire”.

“Vi chiediamo coraggio, visione, lungimiranza. Gli Stati Uniti garantiscono fino a 2mila dollari a nucleo familiare. Cerchiamo di evitare di passare dall’emergenza sanitaria a quella sociale. Se quei soldi stanziati non arrivano subito la gente uscirà di casa, ma non per ringraziare, ma perché non hanno da mangiare. Noi stiamo portando proposte. Noi vogliamo che le nostre proposte vengano ascoltate. Nei decreti, capisco frette e furia per le dirette di mezzanotte, ma ci sono evidenti errori. La collaborazione, signor Presidente, noi non la intendiamo come un ascolto garbato ogni 15 giorni delle sue comunicazioni. Collaborazione sì, spettatori no. In Italia ci sono 5 milioni di lavoratori autonomi che non hanno certezze. È troppo chiedere la sospensione degli adempimenti fiscali per tutto il 2020? Dal primo giugno voi pensate davvero che i lavoratori italiani potranno tornare a pagare le tasse e a lavorare?”.

“Rischiamo l’emergenza sui rifiuti. Ora che non li possiamo più permettere di portarli all’estero rischiamo di essere sommersi dai rifiuti, per non aver voluto gli impianti in Italia”, ha denunciato il leader del Carroccio.

“Ringrazio il presidente Draghi, che ha detto finalmente che si può fare debito. Benvenuto, io sono contento della sua intervista. Presidente Conte, ammettere qualche errore fatto non sarebbe segno di debolezza, ma di forza, altrimenti non staremmo commentando 8mila vittime”, ha concluso.