Coronavirus, l’attore non ce l’ha fatta: l’annuncio dato dalla famiglia

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Lutto nel mondo del cinema. È morto a 69 anni Mark Blum. A diffondere la notizia la famiglia. Mark Blum, attore statunitense conosciuto e apprezzato, è morto a a causa di complicazioni dovuti al contagio da coronavirus, come è stato riportato dai suoi portavoce di Los Angeles.
La triste notizia, tuttavia, è stata resa nota al grande pubblico tramite i canali social del gruppo teatrale Playwrights Horizons.

Nel post è scritto: “È con amore e il cuore pesante che Playwritht Horizons offre un tributo a Mark Blum, un caro amico di vecchia data e un artista che ci ha lasciato questa settimana. Grazie Mark, per tutto quello che hai portato nel nostro teatro e in tutti i teatri del mondo. Ci mancherai”. Queste parole piene di affetto sono accompagnate da alcuni scatti che rappresentano alcuni lavori a cui Mark Blum aveva preso parte, come Rancho Viejo, After the Revolution e Gus and Al.

Mark Blum, scrive Il Giornale, era fatto conoscere al grande pubblico soprattutto attraverso due ruoli iconici che gli hanno permesso di lasciare la propria impronta nel mondo della settima arte. Fu Gary nel film del 1987 Cercasi Susan Disperatamente, dove condivise il set con Madonna e Rosanna Arquette. Ma è nel 1986 con Mr. Crocodile Dundee che Mark Blum ottenne il ruolo che avrebbe continuato a rappresentarlo, anche se nel corso della sua carriera continuò a cambiare generi cinematografici per dare respiro alla sua arte attoriale.

Nato a Newark, nel New Jersey, il 14 Maggio 1950, Mark Blum lavorò moltissimo anche sul piccolo schermo, prendendo parte a molte e popolari serie televisive come Frasier, West Wing e I Soprano. L’ultimo suo lavoro è stato You, serie targata Netflix giunta alla sua seconda stagione.

Come era prevedibile, accelera l’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti: i morti hanno superato quota mille. Secondo l’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University, i decessi sono passati da 600 (dato di martedì scorso, ndr) a 1031. I casi positivi al Covid-19 sono quasi 70 mila e c’è anche il primo caso al Pentagono. Si tratta di un marine di stanza nel quartier generale di Washington. Numeri preoccupanti che collocano gli Stati Uniti al terzo posto nella classifica dei paesi con più contagiati confermati da Covid-19, alle spalle di Italia e Cina. Senza le misure necessarie al contenimento, gli Usa potrebbero, potenzialmente, superare l’Europa in termini di contagio considerando che nella città di Miami, in Florida, le spiagge erano ancora affollate fino alla settimana scorsa.