Non solo Pasqua e Pasquetta. Gli italiani resteranno a casa anche per alcune settimane e sicuramente il primo maggio. Non ha dubbi il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che intervistato questa mattina a Radio Anch’io su Radio Rai 1 ha sottolineato come, sebbene i dati degli ultimi giorni spingano ad essere ottimisti, non si possono assolutamente allentare le misure di contenimento dell’infezione da Covid-19. “Non credo che passerà questa situazione per il 14 aprile, quindi dopo Pasquetta. Dovremo stare in casa per molte settimane e avere comportamenti rigorosissimi. Il virus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.
Borrelli ha anche confermato che ci troviamo al momento “sostanzialmente siamo in una situazione stazionaria. Diminuiscono il numero dei nuovi ricoverati, di chi va in terapia intensiva, aumenta il numero totale dei guariti, aumenta in nuovo contenuto dei positivi e, in qualche modo, anche il numero dei deceduti cala rispetto a qualche giorno fa. E anche i nostri ospedali e i nostri medici possono tirare un attimo il fiato”. Dunque, si va avanti con le misure adottate dal governo. Sul rapporto dell’esecutivo con le regioni, Borrelli ha aggiunto che “in ordinario la Sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e Protezione civile avessero preso ogni competenza, ma nel momento in cui c’è stata l’emergenza è dovuto intervenire il governo”.