Era l’ottobre del 2013 quando “Chi” sorprese per la prima volta insieme Raoul Bova e Rocío Muñoz Morales. Erano a Madrid e giravano di sera con un gruppo di volontari per assistere senzatetto e bisognosi. Una passione comune, quella per aiutare gli altri, che li unì fin dalla loro prima “uscita pubblica”. Oggi sono passati sette anni da allora, la coppia ha messo al mondo due figlie, Alma e Luna, ed è ancora in strada, nei pressi di piazza San Pietro, a portare conforto ai meno fortunati. «È solo un caso se noi ci troviamo da questa parte e loro dall’altra parte della strada», ci disse una volta Rocío.
Lei e Bova sono con i volontari della Croce Rossa Italiana, angeli silenziosi che nelle notti piene di solitudine, soprattutto queste segnate dall’emergenza coronavirus, offrono assistenza a chi si trova in difficoltà. E proprio a loro e alle loro storie Raoul Bova vuol dedicare una serie televisiva. «Racconterò questi eroi delle emergenze, questi volontari di tutte le età dal cuore immenso, pronti ad aiutare. Una serie sulla Croce Rossa Italiana la studiavo da tempo, ora con il coronavirus è diventato un progetto concreto già in avanzata fase di scrittura», ha dichiarato l’attore. È sua la caratteristica di farsi coinvolgere dalle storie che incontra e volerle trasformare in film o serie tv.
È accaduto anche con Manuel Bortuzzo, lo sfortunato nuotatore colpito per errore da un proiettile e costretto in sedia a rotelle, che ha dato impulso a un racconto legato all’acqua che Bova ha appena realizzato. Accanto all’attore c’è Rocío, che ha sposato il suo spirito idealista. Nonostante queste affinità elettive, si rincorrono spesso voci di crisi della coppia mai confermate. Bova ha di recente lanciato un messaggio su Instagram citando la Bibbia: “Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra da parole d’inganno; eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua”.
In questi giorni l’ex nuotatore e Rocío sono stati costretti, come tutti, a fermarsi. Ne hanno approfittato per trascorrere più tempo possibile con le loro bambine, ma anche per lanciare un messaggio di speranza: oltre a prestare opera di volontariato hanno promosso una raccolta fondi a favore della Croce Rossa e l’attore ha messo a disposizione dell’organizzazione la sua masseria in Puglia. C’è in loro il desiderio di fare del bene e comunicare che il mondo potrebbe essere un posto migliore. Basta mettersi nei panni degli altri.