La televisione del futuro non sarà più la stessa. Ha questa sensazione, Rita Dalla Chiesa. La quarantena l’ha vissuta chiusa nella sua casa romana, sola con i suoi tre cani. E anche adesso che il governo ha allentato leggermente la morsa dei divieti, entrando di fatto nella “fase 2” dell’emergenza coronavirus, l’opinionista di Italia sì! passa le sue giornate tra letture, programmi di approfondimento e riflessioni.
«Il mio lavoro cambierà», ci dice, «quando sarà definitivamente finito questo incubo le trasmissioni costeranno molto meno. Ci saranno meno ospiti, meno collegamenti, meno pubblico. Del resto, in questo periodo abbiamo scoperto che si possono fare lo stesso».
La Tv ti fa compagnia? «Guardo soprattutto i programmi giornalistici. Alle 14 seguo La vita in diretta. Trovo Lorella Cuccarini molto rassicurante. Non perde mai il sorriso, è una grande professionista. Così come Alberto Matano, si vede che è un giornalista che ha condotto il Tg».
Chi altro guardi in televisione con piacere? «Barbara Palombelli. A Stasera Italia ha sempre un bel parterre variegato. E poi fa domande dirette. La trovo veramente brava». La domenica invece che programma guardi?
«La mia amica Mara Venier a Domenica in. Nicola, suo marito, mi manda un messaggio per anticiparmi il look di Mara. La sera poi seguo Massimo Giletti, che mi piace molto. Adoro Paolo Del Debbio e seguo Mario Giordano». Che situazione trova a via Teulada quando partecipa dal vivo a Italia sili «Ogni volta che entro mi misurano la febbre.
Attraverso il cortile e non incontro praticamente nessuno. Trovo i camerini aperti, senza chiave. E un deserto».Che ne pensi degli show di intrattenimento? «Servono anche quelli, ma personalmente preferisco seguire le trasmissioni giornalistiche. Anche se a volte mi intristisco e mi viene voglia di spegnere la Tv. In quei casi ho Rosso Istanbul, il libro di Fer- zan Ózpetek, sul comodino».
Tornerai a condurre un programma? «Ora sto bene a Italia sì! Marco Liorni mi stima e mi ha voluta a tutti i costi. Non so nemmeno se avrei più voglia di avere una trasmissione tutta mia. L’ultima mi piaceva molto: Ieri oggi italiani su Retequattro. Era un’idea geniale di Maurizio Costanzo. Ma in quei giorni purtroppo è. morto Fabrizio. E non sono andata in onda per due puntate».
A proposito di Frizzi. Ti capita di alzare gli occhi al cielo e di chiedere aiuto anche a lui?
«Fabrizio lo porto dentro di me. La sera guardo il cielo e penso che di stelle che mi hanno lasciato troppo presto ne ho diverse, purtroppo. Ma non delego agli altri i miei problemi. Ci devo pensare io a uscire da questa situazione, rispettando le regole».
E in contatto con la vedova Frizzi, Carlotta Mantovan, e la figlia Stella? «Con Carlotta ci siamo scambiate dei messaggi. Ma ho tanta voglia di vedere Stellina. Ho intenzione di farle una videochiamata». Hai notizie del tuo amico Albano Carrisi?
«Lo immagino con le mani nella terra della sua Puglia. Spero che questo momento di riflessione lo aiuti a superare il dolore per la perdita della madre e a ritrovare la pace». Qual è la cosa che ti è mancata di più nei giorni più pesanti della quarantena?
«Abbracciare mio nipote Lorenzo. E stata una situazione surreale perché insieme a mia figlia Giulia lui abita al piano sotto al mio. Ci siamo salutati dal terrazzo». Cosa le sta insegnando questa esperienza? «Che il coronavirus è come la livella di Totò. Davanti a questo brutto mostro siamo tutti uguali».