Si dice che la mela non cada mai troppo lontana dall’albero. E nel caso dei royal baby e dell’albero genealogico di famiglia è proprio così. Archie Harrison MountbattenWindsor, figlio del principe Harry e di Meghan Markle, per esempio, è davvero l’immagine sputata del padre.
Lo abbiamo visto in occasione del suo primo compleanno, quando baby Archie è apparso tra le braccia della mamma e ripreso dal papà, mentre l’attrice leggeva il libro per bambini Duck! Rabbit!, a sostegno di Save the Children Uk. Mamma e bimbo sono ripresi in quello che si presume essere un angolo della villa da Mille e una notte che Harry e Meghan occupano da quando hanno lasciato il Canada per trasferirsi a Los Angeles.
La residenza è di proprietà del regista e magnate Tyler Perry, amico della regina della tv Usa Oprah Winfrey, e si trova sulle colline di Beverly Hills; il suo prezzo di mercato si aggira intorno ai 20 milioni di euro. Nel breve video, pubblicato dalla pagina Instagram di Save the Children (i duchi non possono più utilizzare il loro account Sussexroyal, in seguito al divorzio dalla Casa reale), si vede il pupo mettere in mostra un sorriso sfrontato e i capelli biondo rosso.
La somiglianza con papà Harry alla stessa età tra le braccia di mamma Diana, durante il viaggio dei principi di Galles in Italia, è davvero impressionante. Ma baby Archie non è l’unico royal ad assomigliare particolarmente ai genitori. Pochi giorni prima del suo compleanno, la Rete si è scatenata anche sulla sorprendente somiglianza
della principessa Charlotte con papà William e, in aggiunta, con la bisnonna, la regina Elisabetta.
In occasione del quinto compleanno della baby Cambridge, mamma Kate, grande appassionata di fotografia, ha ripreso la figlia mentre aiutava i duchi a distribuire pacchi di pasta fatta in casa ai pensionati soli del Norfolk, dove i futuri sovrani hanno la loro residenza di campagna. Non poteva mancare, però, nell’album di foto ricordo dell’evento anche un ritratto della bimba, e nello scatto emerge chiara la stessa espressione di William più o meno alla sua età, e anche lo medesimo sorriso.
Era stato lo stesso principe, lo scorso gennaio, durante una visita ufficiale a Bradford, a sorprendersi per la sua notevole somiglianza con la figlia. Davanti a una serie di immagini che ritraevano lui e Kate nelle fasi della loro vita, il futuro re aveva chiesto ai presenti sorpreso: «Ma quello sono io (da bambino, ndr)? No, perché sembra proprio Charlotte. Ma sono davvero io? Incredibile!». La stessa Kate, accanto a lui in quell’occasione, aveva confermato. «Effettivamente sembra una foto di Charlotte».
A molti fan della regina non è passata inosservata, però, anche una certa somiglianza tra baby Charlotte ed Elisabetta II da bambina. Chi vive a contatto con la famiglia reale si è lasciato scappare che soprattutto il carattere della principessina è simile a quello della sovrana: deciso. Sono in tanti a scommettere che da grande la principessina giocherà un ruolo importante a Corte, dove non conta soltanto l’ordine di nascita. A Palazzo si dice che Charlotte sia molto legata al principe George, ma che nel contempo non si faccia mettere i piedi in testa dal fratellone.
William e Kate hanno scherzato, nei giorni scorsi, sui figli durante una videochiamata con alcuni responsabili di una
charity di cui sono patroni. Il principe ha definito «un incubo» questo periodo di quarantena passato in casa a lavorare, ma soprattutto ad aiutare i figli con i compiti. E Kate, durante un intervento tv per lanciare una nuova iniziativa ha raccontato di quanto George sia seccato perché i suoi compiti sono molto meno divertenti di quelli di Charlotte.
La vita ad Anmer Hall non dev’essere davvero facile con i tre bambini rinchiusi dentro le quattro mura, anche se la residenza di campagna dei futuri sovrani, un edificio del 1800 con addirittura 10 camere da letto, non può certo considerarsi piccolo. Ma nella famiglia Cambridge c’è un’altra mela che non è caduta lontana dall’albero di famiglia. Parliamo di baby Louis, 2 anni anche lui fatti da poco. Ma, mentre Charlotte è identica al padre (colore dei capelli a parte), il piccolo è la copia della mamma, Kate Middleton. E sembra che la futura sovrana cosorte ne sia particolarmente felice. Secondo gli amici della coppia reale, la duchessa ripete spesso che il piccolo di casa è molto dolce e, soprattutto, è l’unico che le somiglia veramente: colori, espressione degli occhi, sorriso.
Se i muri potessero parlare! Quelli di Kensington Palace, poi… Le sale dell’enorme residenza di mattoni rossi e malta ne vedono di tutti i colori da quando ospitano sovrani, principi, uomini di governo ed ex militari, cioè dal secondo Seicento.
Per fortuna ci sono servitori impudenti e chiacchieroni, che spiattellano questo o quell’imbarazzante aneddoto. Alcuni li hanno raccontati nel libro Tom Quinn, Kensington Palace: An Intimate Memoir from Queen Mary to Meghan Markle (Biteback Publishing). L’autore scrive subito che è impossibile tenere nascosto qualcosa, o qualcuno, lungo quei corridoi. Lady Diana, per esempio, provò in tutti i modi a non far capire che lì vi incontrava i suoi amanti. «I suoi sforzi erano del tutto inutili.
Facevamo solo finta di non vedere, ma abbiamo visto tutto», confida un ex valletto che usa il nome di fantasia Windfred. Questi è tra coloro che videro, o seppero, che una volta il mercante d’arte Oliver Hoare fu fermato dalla sicurezza mezzo ignudo dietro a una grande pianta in vaso in un corridoio della residenza.
Per Hoare, amico del principe Carlo, la principessa manifestò una vera e propria ossessione. «Diana girava per il palazzo alla ricerca di postazioni telefoniche per fargli centinaia di telefonate silenziose», ricorda sempre Winfred. Sempre lui ricorda che Lady D passava dal voler essere trattata come una megastar a una persona del tutto sconosciuta Il libro racconta di quando usciva nei giardini di Kensington, che sono visitabili, con occhialoni scuri e in abiti semplici e si sedeva su una panchina a guardare i turisti. «Non la riconosceva nessuno», ricorda oggi. «Una volta si sedette accanto a un senzatetto, con cui conversò amabilmente per un po’ senza che questi si accorgesse con chi aveva a che fare».
Sui tetti di Kensigton Palace la principessa arrivò addirittura a prendere il sole completamente nuda. Una volta due operai la sorpresero. Mentre lei si buttava sui vestiti per coprirsi, i due, senza batter ciglio, si inchinarono e si girarono dall’altra parte. Quando gli elicotteri della polizia volavano sopra il palazzo, lei salutava, convinta di essere vista come un puntino. A un certo punto dovettero ricordarle che gli agenti erano dotati di binocoli… Un altro servitore ricorda che c’è questa strana leggenda per cui il matrimonio tra lei e il principe Carlo ebbe una sorta di inizio felice e che i problemi sorsero dopo.
«In realtà, li abbiamo sentiti litigare fin dal primi giorno in cui sono venuti a vivere a Kensington Palace. Ci venne chiesto di essere discreti e di entrare nelle loro stanze solo dopo che avevano smesso di urlare», dice oggi. A dir poco leggendari anche gli scontri tra la principessa Margaret e il marito, il fotografo Anthony Armstrong-Jones fatto lord Snowdon dalla regina . Ron, un altro membro dello staff, ricorda a Tom Quinn: «Potevi sentire le urla della principessa da una parte all’altra della residenza. Non le importava assolutamente nulla se le finestre erano aperte. Ed era scioccante sentire la sorella di Sua Maestà iniziare quegli insulti con la parolaccia “c….”.
Causa di molti di quegli scontri era spesso la competizione tra Margaret e lord Snowdon per gli amanti. Una volta lei gli urlò che aveva dormito con un amico di lui; lui, per ripicca, passò la notte con quell’amico. La principessa rimaneva sempre sconvolta, quando il marito le ribatteva che aveva dormito con un uomo». Ma Tom Quinn ha raccolto anche alcuni particolari più recenti, come quelli sul travagliato soggiorno di Harry e Meghan di Sussex a Kensington Palace. Secondo le confidenze raccolte, Kate Middleton ha accolto a braccia aperte l’attrice afro-americana. «Kate è una dei reali più carini e aperti.
Non ha lasciato che il titolo e Kensigton Palace le desse alla testa. È gentile con il suo staff e lo è stata con Meghan, quando è arrivata. Ma era inevitabile che sorgessero problemi, perché la Markle s’è accorta ben presto che non aveva sposato l’erede al trono», dice un insider. L’inizio della rottura è avvenuto, secondo il libro, dopo che la Markle ha urlato contro un membro dello staff della Middleton.
«La duchessa di Cambridge era inorridita», rivela una gola profonda. Quinn conferma che alcuni membri della servitù e anche della famiglia sono molto snob e Meghan era convinta di non essere trattata con sufficiente rispetto. Tra i “puzzoni” di Palazzo non vi è, però, la regina che, assicura Quinn, ha avuto, fin da subito un debole per la duchessa di Sussex. Le ricorda Barack Obama, scrive il biografo, per il quale Elisabetta ha un’adorazione. Ma a Corte non basta l’appoggio di Sua Maestà per vivere sereni.