Jerry Calà: ”ho una certa età, devo stare attento”

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Lo sa benissimo che adesso è possibile uscire e riprendere più o meno la vita di ieri, ma Jerry Calà si è abituato a certi piaceri della quarantena, ha scoperto che restare a casa, in fondo, è… «una libidine».

E saggio aggiunge: «Poi io ho una certa età, devo stare attento». L’ultimo degli yuppies spiega: «Mi manca tantissimo il pubblico, certo. Ho fatto spettacoli fino al 21 febbraio, poi a inizio marzo mi sono rinchiuso e, dopo una leggera
depressione, sono stato bene.

Ho fatto tante dirette social, anche collegandomi a sorpresa con qualche mio follower e mi sono ringalluzzito. Ora ho ripreso a uscire in bicicletta. L’allerta non va abbassata. Mi difendo con due mascherine e indosso un cappello. Così bardato nessuno mi riconosce e posso permettermi di rimproverare chi non si protegge in mezzo agli altri: “Ehi tu, perché non hai la mascherina?”, urlo».

Ride di gusto l’attore che ha fatto più film balneari di chiunque altro, da Sapore di mare a Rimini Rimini fino a Vita Smeralda, tan

to per citarne alcuni. Compirà il 28 giugno 69 anni, di cui cinquanta di carriera. Per Pimportante compleanno professionale era previsto il 10 settembre uno show all’Arena
di Verona, «la città dove è tutto è cominciato con i Gatti di Vicolo Miracoli», racconta Jerry. «Sul palco con me ci sarebbero dovuti essere tanti amici e artisti.

Speravo in una magia, che con la bella stagione anche il virus andasse in vacanza. Ci tengo a festeggiare qui. Invece la manifestazione sarà rimandata di qualche mese, alla primavera del 2021. Uno spettacolo in uno spazio di questo calibro, prodotto da Fondazione Arena e Rtl 102.5, è proprio il coronamento del mio percorso professionale, un desiderio che si realizza».

Nel cassetto il comico custodisce anche un altro sogno: «Indossare la tonaca, interpretare un prete sui generis. Da piccolo facevo il chierichetto, servivo da solo la messa e alle otto di mattina arrivavano in chiesa le prime fan.

Ero un bel bambino». Ride di nuovo. Un ragazzetto cresciuto birichino, come ha più volte raccontato l’ex moglie Mara Venier, sposata nel 1984 e dalla quale si è separato tre anni dopo: «Già all’età di mio figlio ero scellerato, Johnny invece ha la testa sulle spalle. Da me ha preso il senso dellumorismo, la vena artistica, la passione per la musica, il cinema e il teatro.

La serietà gli arriva dalla madre». Lei è l’imprenditrice veronese Bettina Castioni, alla quale Calà ha giurato amore eterno nel 2002. «L’anno scorso avevo perso dodici chili, ne ho rimessi soltanto un paio. Se sono riuscito a mantenere la forma durante il fermo forzato lo devo a lei. Cucina sano e leggero. E qualche volta sono salito a passeggiare sul suo tapis roluant». La coppia è abbronzatissima. «Non siamo stati in vacanza, ovvio, ma in terrazza», dice. «Io rimango nottambulo, quando vanno tutti a letto, mi piazzo sulle piattaforme digitali e mi sparo intere serie. Mi è piaciuta molto Hunters con Al Pacino. Ma poi, quando mi sveglio, al relax sotto il sole non rinuncio».