Sulla spiaggia il distanziamento sociale è d’obbligo: quando arriviamo per scattare questo servizio fotografico, subito il bagnino ci ricorda di non fare assembramenti.
Quante regole quest’estate! Bisogna conoscerle bene per andare al mare con prudenza e riuscire, ovviamente, a divertirsi in sicurezza. Noi le abbiamo scoperte tutte a Jesolo e ve le raccontiamo nel servizio a pagina 64.
Intanto abbiamo incontrato Claudia Gerini sulla battigia di Fregene, in compagnia della figlia minore Linda. «Non sono mai stata il tipo che staziona ore sotto l’ombrellone. Non so restare ferma!», ci racconta l’attrice. «Preferisco un bagno e via, a fare una passeggiata o un giro in bicicletta. E come tutti, mi attengo alle nuove norme».
Linda è nata dalla relazione dell’attrice con il musicista Federico Zampaglione. «Che suonava per lei quando era nella pancia. Forse per questo Linda è un’artista nata: ama il canto e la recitazione. È molto estroversa: di carattere mi somiglia. Mia figlia maggiore Rosa [16 anni, avuta dal matrimonio con Alessandro Enginoli, ndr è più timida e riflessiva e, come tutti gli adolescenti, vive nel suo mondo».
Claudia trascorrerà qui le vacanze con le sue ragazze, con qualche puntata in Sardegna per il Festival Filming Italy e per una tappa, il 31 luglio, dello spettacolo di teatro e musica dedicato a Franco Califano Qualche estate fa, nel quale è accompagnata da un quartetto d’archi. «Spero anche di andare a Venezia a fine agosto. Mi auguro che la Mostra del cinema ospiti l’attesissimo Diabolik dei Manetti Bros». Nel film lei interpreta un ruolo misterioso, «una versione di Èva Kant».
È un periodo sereno per l’attrice romana che non nasconde di sentirsi fortunata. «Prima del lockdown ero sommersa di lavoro, temevo di non farcela a fare tutto. Aver avuto un perido di pausa, pur nel dolore di
quanto è avvenuto, mi ha fatto molto bene. Mi sono goduta le figlie con calma e ho fatto smart working». Si riferisce alle campagne benefiche alle quali ama partecipare: ha girato un video per l’Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) per sensibilizzare le donne sulla prevenzione del tumore ovarico e ha letto storie ai bambini attraverso l’organizzazione Helpcode, «una onlus», spiega, «con la quale collaboro da
quando sono diventata mamma».
Tanta attenzione al sociale, oltre alle sue conquiste d’attrice, hanno fatto sì che due anni fa le venisse assegnato il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. «All’inizio pensavo fosse uno scherzo! Ne sono molto fiera». Claudia ha cominciato la sua carriera giovanissima: a 13 anni era Miss Teenager, poi è entrata nel cast di Non è la Rai, cui è seguito il grande successo di Viaggi di nozze di Carlo Verdone.
Da allora non si è mai fermata. Le sue figlie seguiranno probabilmente le sue tracce. Entrambe hanno già avuto esperienze di set: Rosa ha debuttato nella fiction L’Aquila grandi speranze e Linda ha recitato nel cortometraggio horror Bianca diretto dal padre durante il lockdown. «Attrici si nasce e loro sembrano appassionate. Per ora la priorità è la scuola, poi vedremo». Intanto ci sono le vacanze: «Sono molto legata al mare di Roma, da adolescente con i genitori ho vissuto per qualche anno a Ostia: il mio liceo classico si affacciava proprio sulla spiaggia.
Sempre a Ostia ho anche lavorato di recente: ho girato lì la fiction Suburra e il film A mano disarmatei, storia della giornalista di Repubblica Federica Angeli minacciata dai clan. Amo laequa, che mi fa proprio stare bene: per anni ho fatto nuoto agonistico, ricordo che mia mamma non ne poteva più di accompagnarmi in piscina».
La madre Tania è parte del gineceo di casa Gerini, dove le donne sono in maggioranza: «Anche il cane Bambi è femmina ed è pure incinta», sorride Claudia. «Da noi è sempre stato un matriarcato: mamma mi ha aiutato tanto con le bambine quando dovevo lavorare. Le donne sono il cuore della famiglia e coloro alle quali appoggiarsi nei periodi difficili [Claudia ha anche una sorella, ndr].
Eppure, sul suo universo al femminile si è affacciato un uomo nuovo. «Da poco più di un anno sto vivendo una bella storia d amore», confessa. Lui è Simon Clementi, proprietario di bar e hotel a Roma. «Ci siamo conosciuti durante una settimana bianca con i rispettivi figli e a poco a poco abbiamo cominciato a frequentarci.
Da grandi è più difficile avere una relazione, si diventa selettivi e si hanno talmente tante esigenze di famiglia – genitori, figli ed ex coniugi – da rendere complicato ritagliarsi unintimità. Però Lamore ha una forza che travolge, se non ci si preclude la possibilità di accoglierlo. Credo che vivere nella paura di essere feriti sia un gran peccato e io ho sempre cercato di mantenere il cuore giovane e curioso. Alle mie figlie, che lo conoscevano già come papà dei loro amici, ho spiegato che Simon ora è il mio compagno. Con la massima serenità. Durante il lockdown non ci siamo potuti vedere e mi è mancato, adesso avremo tempo per recuperare».