Questa sera alle ore 21:45 scenderanno in campo Juventus e Lecce. Le due squadre si sfideranno all’Allianz Stadium, e sarà un’occasione ghiotta per entrambe le squadre. La Juventus sembra che dopo la rimonta subita dalla Lazio a Bergamo, si trova con 4 punti di vantaggio sui biancocelesti e ad otto sull’Inter che è stata fermata la scorsa volta dal Sassuolo.
La Juventus reduce dalla vittoria di Bologna cercherà quindi di conquistare anche questa sera i tre punti contro il Lecce che in questo ultimo periodo non è apparso proprio nella forma migliore, dopo questa pausa per il coronavirus. Facendo riferimento ai numeri possiamo dire che la Juventus ha trovato la rete in Ben 14 delle 15 sfide in Serie A contro il Lecce e non perde da 34 partite casalinghe ovviamente in campionato. Per quanto riguarda i giallorossi, invece, questi sembra che abbiano subito due gol in tutte le ultime 5 trasferte di serie A, non riuscendo a segnare in quattro di queste.
Juventus-Lecce, dove e come vedere la partita
La gara Juventus Lecce verrà trasmessa questa sera in diretta TV da Sky sui canali Sky sport Serie A al numero 202 e 249 del satellite ed ancora numero 473 e 483 del digitale terrestre e Sky Sport al numero 251 del satellite. Coloro i quali invece sono abbonati alla TV satellitare potranno seguire la partita anche in diretta streaming attraverso Sky Go, che si può utilizzare o su PC e su network ma anche su dispositivi mobili come tablet e smartphone. In questo caso però bisognerà utilizzare o il sistema Android Oppure quello iOS. Esiste anche un altro modo per poter Seguire la partita, ovvero in streaming acquistando un pacchetto su Now TV che è il servizio live e on demand di Sky che dà la possibilità quindi di poter acquistare l’evento che si vuole seguire.
Possibile formazione
Per quanto riguarda le formazioni la Juventus dovrebbe affidarsi ad una formazione molto simile a quella della scorsa partita che ha sconfitto il Bologna. Sarà necessaria qualche cambio dovuto alle assenze in difesa e l’allenatore pare abbia pensato a Matuidi come terzino sinistro. Davanti a Szczesny ci saranno Cuadrado, De Ligt e Bonucci. Pjanic, Bentancur e Rabiot in mezzo. Molto probabilmente l’attacco sarà formato da Bernardeschi, Dybala e Cristiano Ronaldo. Il Lecce invece arriva con tanti infortunati e nello specifico in porta ci sarà Gabriel a seguire Donati, Rossettini, Lucioni e Calderoni in difesa. Petriccione e Tachtsidis in medianta. Mancosu, Falco e Saponara in sostegno di Babacar come unica punta.
Dimenticare la sconfitta contro il Milan e cercare, nonostante i molti calciatori assenti per problemi fisici, di mettere i bastoni tra le ruote alla Juventus di Maurizio Sarri. Fabio Liverani, tecnico del Lecce, ha detto la sua sulla sfida odierna contro i bianconeri attraverso i canali ufficiali della società: « La Juve vorrà sicuramente chiuderci e mettere subito la gara in discesa. I ragazzi di Sarri hanno la qualità e la mentalità per passare in vantaggio e gestire i match.
Naturalmente proveranno a fare la partita cercando di sbloccarla velocemente e gestirla. Il Lecce dovrà essere compatto e non concedere alla Juve palle tra le linee. Dobbiamo far giocare i bianconeri in maniera sporca, non come vorrebbero loro». Il tecnico sprona anche i suoi in questo momento particolare della stagione: «La squadra mi conosce molto bene, sa quanto io apprezzi loro e quando devo cercare di toccare le corde giuste per ottenere il 110%. Ce lo siamo sempre detti, per conservare la Serie A dobbiamo fare qualcosa di eccezionale.
L’ordinario in modo individuale non ci basterà mai. I miei ragazzi sanno benissimo che io per loro mi butterei nel fuoco, sono i calciatori che ho scelto e voluto. Alcuni li ho mantenuti dalla C o dalla B e oggi in Serie A sono tutti scelti da me, non c’è un ragazzo che non ho voluto. La stima è totale ed logico che a volte esigo il massimo, bisogna andare sempre oltre. Ho delle aspettative alte da me stesso e le pretendo anche dai miei calciatori».
Aspettando annuncio ed ufficialità dell’operazione Arthur-Pjanic, in casa Juve si continua ad aggredire il mercato. Meglio, attaccare. Nel senso che si bada con attenzione ed energie alla ricerca del prossimo numero nove bianconero. La cessione di Gonzalo Higuain (per lo più in America, per lo più in Argentina) è data pressoché per scontata. Scontata anche in termini economici, si intende, visto il contratto che andrà in scadenza e l’alto ingaggio che percepisce il giocatore.
Al suo posto arriverà un altro elemento più giovane e con caratteristiche che – almeno in teoria – possano sposarsi meglio con quelle di Cristiano Ronaldo. Altresì, un elemento che sia in grado di garantire una media gol più alta di quella del Pipita in questa stagione: 8 marcature in 34 partite. Irriconoscibile rispetto al giocatore implacabile del 2016-17 o degli anni al Napoli.
A proposito di Napoli. Milik è il primo della lista di Paratici: occorre tuttavia incastrare i tasselli con il club partenopeo che sta gradualmente entrando nell’ordine di idee di dover cedere il giocatore (mica tanto smanioso all’ipotesi di rinnovare il contratto) epperò non vuole fare sconti. Si parla di contropartite tecniche quali Romero e Bemardeschi. Trai giocatori nel mirino spicca anche Raul Jiménez, del Woverhampton: anche in questo caso la chiave potrebbero essere le contropartite tecniche (occhio a Rugani, già richiesto in estate). Da registrare, però, pure le voci e indiscrezioni circa il francese dell’Arse-nal, Pierre-Emerick Aubameyang.
Come vedere Juventus – Lecce, diretta TV e streaming gratis
La partita di Seria A tra Juventus – Lecce sarà visibile in diretta tv esclusiva su Sky Sportb 1 HD e Sky Sport Serie A HD con grande pre e post-partita. Gli abbonati da più di un anno alla pay tv satellitare potranno seguire il match anche in diretta streaming su Sky Go, servizio disponibile su pc, cellulari, tablet e dispositivi mobili. È possibile vedere la partita in diretta streaming su Now Tv, piattaforma internet di Sky che offre la possibilità, anche ai non abbonati, di acquistare ticket giornalieri, settimanali o mensili per seguire il grande calcio. Per farlo basta registrarsi al servizio e possedere una buona connessione.
La legge del 7 può prescindere dal 7. Ironia del destino In questo serrato calcio post covid: non è detto che sta Cristiano Ronaldo, sette per diritto di nascita, a spingere la sua Signora dove non si è mal neanche avvicinata. A +7 dalla seconda, traguardo temporaneo eppure significativo: la Lazio avrebbe una partita In meno del rivali, certo, ma vedrebbe scappare 1 bianconeri subito dopo lo scivolone di Bergamo. Una bottarella psicologica aggiuntiva, altra acqua fredda sul bollori blancoceleste. Insomma. stasera, anzi stanotte, contro il Lecce Sarri ha l’occasione di prendere 11 vento e sta pensando se spiegare la vela maestra. Quella di Cristiano che condiziona tutto l’attacco bianconero, ma spesso e volentieri finisce per decidere: «Se Ronaldo tl crea un problema, te ne risolve cento», ha ammesso una volta 11 tecnico. Non cl sarà feeling Istintivo, ma Il futuro di questa Juve passa da loro due. Per questa partita CR7 è In dubbio e un riposo “tattico” non stupirebbe di certo: ha giocato per Intero le prime tre partite della stagione, non le migliori della vita.
Gli aggiustamenti
Paulo Dybala da nove falso tornerà sugli stessi luoghi della trasferta di Bologna In cui ha riarmato 11 sinistro a dovere. E dovrebbe essere confermato pure Bemardeschl, che In Emilia ha mostrato doti da equilibratore. Semmai, la novità sarà il ritorno in panchina, dopo un periodo piuttosto travagliato, dell’unico giocatore che ha la patente di punta centrale: «Higualn è sensibile, tutto quello che è successo a livello personale e globale l’ha molto disturbato – ha detto Sarri-. Non riteneva neanche giusto pensare al calcio, poi sopra cl ha messo questo piccolo Infortunio su una vecchia cicatrice. Ma da quando ha Iniziato a star meglio, mi sembra abbia ritrovato la voglia di Inizio stagione». Il ritorno del Pipita apre a possibili futuri aggiustamenti nel reparto e dà una opzione In più nelle rotazioni. Nell’attesa, Sarrl sa che contro il piccolo Lecce è necessario evitare atti di superbia: «Dobbiamo essere bravi noi nell’approccio senza essere superficiali o presuntu osl». La Juventus collezione 2019-20. da capolista, non ha mai avuto più di quattro punti sulla seconda: aveva k> stesso punteggio anche alle 20esima, quando era a 51 e Nnter di Conte a 47. Allungare ancora di tre passi sarebbe una novità, non l’unica di questo venerdì; se Ronaldo oggi decidesse di fermarsi, Douglas Costa potrebbe completare un tridente tutto mancino, tanto Imprevedibile quanto sconosciuta
Tranquillante
La scelta su Cristiano sarà presa di comune accorda come è sempre successo in questa stagione quando il portoghese si è (auto) fatto da parte. Proprio all’andata al Via del Mare scelse di riposare, causando una certa delusione nel pubblico salentino che lo aspettava come certi divi di Hollywood: mentre i compagni pareggiavano faticando, Cristiano andava a caccia di tartufi nelle Langhe. Stavolta Il sette la gita l’ha fatta prima del match: In yacht con Georgina nel mare della Toscana prima dell’operazione allunga In ogni caso, nelle segrete stanze della Signora è un momento di lunghi dialoghi, cresciuti dopo la caduta rovinosa In Coppa Italia. Il ritorno alla vittoria In campionato, però, ha arrotondato. Ha cambiato lo scenario, tranquillizzato gli animi anche perché poi cl ha pensato Gasp a dare altro respiro. Un tranquillante generale, dopo che a scuotere l’ambiente era stata la decisione di Cristiano comunicata al tecnico davanti a tutti 1 compagni Ronaldo non è disponibile a trasferirsi nella posizione del centravanti tradizionale. Non è stata una rinuncia alla sacra Indipendenza dell’allenatore, ma una saggia gestione democratica: «Poi la decisione finale tocca sempre a me», ha concluso Sarri.
PJANIC, HIGUAIN E BERNARDESCHI
Un messaggio chiaro in vista del match di stasera, dove Gonzalo Higuain tornerà disponibile e Miralem Pjanic sarà confermato in regia nonostante l’affare caldissimo col Barcellona. «Su Miralem facciamo pieno affidamento. Deve essere umile, ma allo stesso tempo consapevole della propria forza e non deve preoccuparsi se sbaglia una partita o due. Deve reagire velocemente. Per quanto mi riguarda sono contento di lui e sono sicuro che in quel ruolo abbia ancora ampi margini di miglioramento. Dal punto di vista tecnico non si discute. Se verrà ceduto sarà per altri motivi. Ma non lo so, non la prendo neanche in considerazione questa storia». In realtà l’operazione con i blaugrana è alle fasi finali (i dettagli a pagina 4), ma per una questione di rispetto dei ruoli Sarri dribbla qualsiasi giudizio su Arthur, primo colpo in vista della stagione 2020-21: «Acquisto “samano”? Arthur è un giocatore del Barcellona e mi sembrerebbe brutto parlare di lui, anche perché non mi è piaciuto quando l’allenatore dei catalani (Setien, che Sarri non nomina) si è espresso su Pjanic». MS si fida di Pjanic e anche del suo “figlioccio” Higuain: «Gonzalo in questo momento è un giocatore spendibile per uno spezzone, poi vediamo se sarà iniziale o finale. Parliamo di un ragazzo sensibile: tutto quello che gli è successo a livello personale e ha vissuto a livello globale l’ha disturbato. Nel momento del rientro non riteneva neanche giusto pensare al calcio vista la situazione del mondo. Poi c’è stato questo piccolo infortunio che sicuramente l’ha ulteriormente disturbato. Da quando ha iniziato a star meglio, Higuain mi sembra diverso, con la stessa voglia di inizio stagione. Il suo ritorno potrebbe essere importante».
Chiusura su Federisco Bernardeschi («Io ho sempre avuto la sensazione che sia un giocatore con grandi qualità tecniche e fisiche. Deve trovare stabilità nel rendimento e penso potrà diventare anche un grande interno di centrocampo») e sulla vigilia di Coppa Italia, quando per sua stessa ammissione concordò con Cristiano Ronaldo, Dybala e Douglas Costa l’assetto del tridente: «È una cosa normale, che ho sempre fatto anche in passato: se vuoi coinvolgere pienamente i giocatori, lo devi fare anche in queste discussioni. Poi la decisione finale è mia».
Stuzzicante assai, il post social di Douglas Costa. Non si sa fino a che punto stuzzicante direttamente le awersarie/insegui-trici o semplicemente la fantasia dei tifosi, questo è vero. Ma la sostanza è che quel mezzo busto del brasiliano intento a scrutare in lontananza ha scatenato (a partire dalla fine di Atalanta-Lazio, ma guarda un po!..) parecchio sarcasmo da parte dei calciofili, per lo più bianconeri.
Oltre 200mila like in meno di 24 ore. E più di duemila commenti. Qualcuno contro-pro-voca chiedendo: stai cercando la Coppa Italia? Ma la maggior parte si scatena: cerchi Lazio e Inter? Vuoi vedere dove sono i nerazzurri? Non vedi più i nerazzurri in classifica? E via a seguire.
Effettivamente, a posteriori, la 27a giornata di Serie A è sembrata fatta apposta per galvanizzare le speranze bianconere e risollevarne il morale – e la classifica – dopo la delusione maturata nella finale di Coppa Italia. Inter fermata sul pari dal Sassuolo, con Antonio Conte letteralmente messo in ginocchio, e Lazio addirittura sconfitta dall’Atalanta. Morale della favola, Juventus a più quattro sui biancocelesti e più otto sui nerazzurri. Ci sta che Douglas Costa scrutasse in lontananza.
Contro il Lecce, però, la Juventus ha l’occasio-ne/l’opportunità/robb-ligo di provare ad allungare ulteriormente in classifica. Questa sera la Juventus gioca infatti d’anticipo: la Lazio sarà di scena domani alle 21.45 contro la Fiorentina mentre l’Inter giocherà addirittura domenica sera alle 21.45, a Parma. In caso di vittoria all’Allianz Sta-dium dunque, la squadra di Maurizio Sarri potrebbe balzare addirittura a più sette punti sulla seconda in classifica, quantomeno per 24 ore. E poi chissà. Di certo c’è che sino a poche dozzine di ore fa la Juventus era tornata meno extraterrestre e ben più abbordabile del solito nell’ottica degli avversari e soprattutto della Lazio che l’aveva strapazzata sia in campionato sia in Supercoppa. Se invece dovesse, la Juventus, riuscire a dare un’altra zampata e dimostrazione di forza in termini di continuità, riuscirebbe a scalfire in maniera massiccia le speranze altrui. Perché puoi credere nell’impresa se la Juventus – dopo otto scudetti di fila – appare sazia, in ritardo di condizione, con tensioni interne. Ma se comincia a marciare decisa, solida e compatta, beh, allora inconsciamente rischi di perdere quella voglia di dare financo il proverbiale 110 per cento, sull’onda dell’entusiasmo. Cosa che sino ad ora hanno fatto in particolar modo i biancocelesti.
E dunque, fa bene il tecnico bianconro Sarri, saggio e temprato (e pure scottato) dall’esperienza, a dichiarare apertamente in conferenza stampa che… «noi dobbiamo guardare i nostri risultati e ancora più alle prestazioni che ci portano ai risultati. Ci sono 33 punti in palio e noi dobbiamo avere la mentalità di prendere punti ovunque concentrandoci sulla prossima partita, senza tabelle e conti».
Ma sa bene, l’ex del Chelsea, quanto ci sia in ballo in termini di motivazioni ed energie, nei prossimi 90 minuti. Come lo sa bene Douglas Costa, che non a caso stuzzicava.
Sembra trascorso un secolo dalla bufera post Coppa Italia Eppure non sono passati nemmeno dieci giorni. Maurizio Sarri non vedeva tutto nero dopo la sconfìtta contro il Napoli e adesso, con la Juventus che ha la possibilità di andare in fuga in campionato battendo stasera il Lecce, cerca di tenere alta la tensione. L’appuntamento dello Stadium è poco glamour, ma importantissimo per l’obiettivo finale. È una classica trappola scudetto, a maggior ragione senza pubblico e in condizioni fisiche non massimali. A confermarlo sono le parole dell’allenatore juventino, determinato a disinnescare sul nascere qualsiasi avvisaglia di rilassamento legata al Lecce e soprattutto ai rallentamenti di Lazio e Inter. «L’Inter non l’ho vista perché stavo lavorando – ha raccontato Sarri in conferenza stampa -. Di Atalanta-Lazio ho seguito soltanto uno spezzone. Noi dobbiamo guardare ai nostri risultati e alle nostre prestazioni. Non è che in questo momento abbiamo un vantaggio sostanzioso. Ci sono 33 punti in palio e noi dobbiamo avere la mentalità di voler fare punti in tutte le partite, senza tabelle e conti vari. Dobbiamo essere bravi nell’approccio alla partita senza essere superficiali o presuntuosi. Il Lecce è una squadra che gioca a calcio e che ha fatto risultati migliori in trasferta. Dobbiamo andare in campo con la convinzione che la vittoria sia tutta da conquistare». È una cronometro, la corsa dei bianconeri verso il nono scudetto consecutivo. Spirito e mentalità vengono prima di qualsiasi discorso tecnico, tattico o atletico: «Io ho sempre visto gambe a disposizione del cervello e non il contrario. Credo che l’aspetto mentale sia fondamentale e la motivazione determinante. Tanto, ora come ora, la condizione fisica non è ottimale per nessuno». Sarri vuole che la sua Juventus riattacchi la spina dalla re -azione e dai momenti migliori visti lunedì al Dall’Ara: «L’aspetto più positivo è stato l’approccio al secondo tempo: nonostante il doppio vantaggio siamo rientrati con la volontà di chiudere la gara senza fare troppi calcoli. Negli ultimi 20 minuti, invece, ci sono cose che ho apprezzato di più e altre meno. La squadra ha mostrato voglia di lottare nella fase difensiva, però mi sarebbe piaciuto che si palleggiasse nella metà campo avversaria».