Hugh Grant 60 anni, geloso del suo privato da non avere divulgato nemmeno il nome di tutti i suoi figli

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La battuta «surreale, ma bello», una delle migliori che pronunciava in Notting Hill, il film del 1999 di cui era protagonista insieme con Julia Roberts, sembra essere diventata il motto ideale per Hugh Grant. Permette, sicuramente, di fare una sorta di bilancio della vita dell’attore britannico proprio adesso che ha raggiunto un traguardo importante: Hugh, infatti, ha appena compiuto 60 anni.

E siccome non ci si può aspettare di vederlo imbandire una festa sensazionale per celebrare l’anniversario, Grant è talmente geloso del suo privato da non avere divulgato nemmeno il nome di tutti i suoi figli, spetta a noi fargli il ritratto per augurargli tanti auguri. Subito le note biografiche essenziali. Hugh è figlio di una insegnante di lingue, mentre il padre era il direttore di una ditta di tappeti. Ha un fratello, James. Dopo la laurea in letteratura inglese, il giovane Hugh opta per la carriera di attore. La scelta gli dà in breve enormi soddisfazioni. Nel 1987, il ruolo di coprotagonista nel film Maurice gli vale un premio prestigioso: la Coppa Volpi come migliore attore alla Mostra del cinema di Venezia di quell’anno.

La consacrazione nell’olimpo delle star arriva nel 1994 con Quattro matrimoni e un funerale, che gli fa vincere un Golden Globe per il migliore attore protagonista. I successi sul grande schermo si susseguono con Il diario di Bridget Jones (2001), Love Actually (2003), fino al bellissimo Florence (2016) in cui ha al suo fianco la grande Meryl Streep. Merita una citazione particolare, però, il film Notting Hill, quando tutti gli uomini del mondo iniziarono a invidiarlo: in quella pellicola lui amava, corrisposto, la splendida Julia Roberts. Eppure, una volta Hugh rivelò che non voleva baciare la diva americana «perché aveva una bocca troppo grande».

Ecco qui il secondo episodio surreale, ma bello. La rocambolesca vita sentimentale dell’attore è un altro argomento pieno di sorprese. Grant nel 1987 si fidanza con l’affascinante top model Liz Hurley. Diventano la coppia glamour per eccellenza nel momento in cui sfilano sul red carpet della prima del film Quattro matrimoni e un funerale: lui elegantissimo in smoking, lei con un abito Versace tutto spille, il celebre safety Pin Dress. Ma, nel 1995, all’apice del successo e con un fidanzata da urlo, ecco per Grant un incredibile passo falso: sorpreso a Los Angeles in compagnia di una giovane prostituta, Divine Brown, viene arrestato dalla polizia per atti osceni in luogo pubblico.

Eppure Liz lo perdonerà, con Hugh rimarrà fidanzata fino al 2000 e ancora oggi tra i due c’è un forte legame di amicizia. L’attore londinese è un rubacuori instancabile fuori dal set dei suoi film romantici. Dal 2004 al 2007 si lega alla miliardaria Jamima Goldsmith, ex moglie di Imran Khan, celebre campione di cricket ed attuale primo ministro del Pakistan. Hugh, lasciatosi con Jamima, ha poi una nuova compagna, la cinese Tinglan Hong. Con lei il divo ha la figlia Tabitha, nata nel 2011, e il figlio Felix, venuto alla luce nel 2012.

Finalmente, con due pargoletti, Hugh ha messo la testa a posto? Mica tanto. Nel 2014, infatti, l’attore riconosce la paternità di un bambino frutto di una storia d’amore con la produttrice televisiva svedese Anna Eberstein. C’è un problema, però: il piccolo, battezzato John Mungo, è pure lui nato nel 2012. Grant, insomma, nel medesimo anno ha avuto due figli da due donne diverse! E non è finità. Hugh e Anna sono insieme i responsabili della nascita di una femmina nel 2015, seguita tre anni dopo da un terzo parto. Della bambina non è mai stato reso noto il nome, del terzogenito né il nome né addirittura il sesso. Si sa soltanto che nel 2018 Anna è diventata la moglie di Hugh.

Della famiglia al completo non esistono foto. Tanta riservatezza è il frutto della battaglia legale vinta dall’attore, che nel 2007 denunciò vari tabloid britannici rei di avere violato la sua privacy. Almeno ci ha reso partecipi del regalo per il sessantesimo compleanno più bello che ha ricevuto: «A 60 anni ho imparato ad amare. Sono stati i miei cinque figli a insegnarmelo. Sono un padre ridicolo, gli parlo con vocine strane: non sono sicuro che gli piaccia, scuotono la testa la metà delle volte. Va bene. All’improvviso ami qualcuno più di te stesso», dice. Non più surreale ma sempre bellissimo.