Le belle immagini di Nadia Rinaldi che vedete in queste pagine sono state scattate proprio in un periodo in cui è accesa la discussione su quella che molti definiscono “la bellezza dell’imperfezione” e soprattutto sul body shaming, e cioè la radicata abitudine di giudicare e criticare le donne per il loro aspetto fisico fino a spingerle a vergognarsene. «Ne so qualcosa», dice a Gente la Rinaldi.
«Per anni sono stata giudicata per il mio corpo. “Hai un bel viso, peccato per il resto”, mi sentivo dire anche da registi e addetti ai casting. Una volta non fui presa, durante un casting, perché non si riusciva a trovare abiti della mia taglia». Nadia Rinaldi la ricordiamo: fu un simbolo della commedia anni Novanta, uno dei suoi film più noti è stato Faccione (1991), in cui interpretava una ragazza di oltre 100 chili, in pratica se stessa. «Fino a 12 anni ero magra», racconta Nadia.
«Poi una disfunzione alla tiroide trasformò il mio metabolismo e cominciai a ingrassare a dismisura, arrivai a 150 chili. Nel cuore però, sono sempre stata quella bambina magra». L’inizio dell’eccezionale trasformazione che vedete risale al 2000. «Quell’anno nacque Riccardo, il mio primo figlio». racconta l’attrice. «Già essere rimasta incinta era stato un miracolo.
Però mi dissero subito che a causa della mia obesità la mia salute era a rischio e che forse non sarei arrivata a festeggiare i cinque anni di mio figlio. Fu per lui, oltre che per me stessa, che nel 2001 feci l’intervento per il bypass gastrico». In 19 anni Nadia Rinaldi ha perso più di 80 chili, arrivando al peso attuale di 69. «Il dimagrimento è stato graduale», racconta.
«Ho iniziato a eliminare molti cibi: carboidrati, latticini, bibite gassate. Ho affrontato anche diversi interventi chirurgici per sistemare la pelle dell’addome e farmi ridurre il seno. Vado in palestra, ma senza affanno». In questo lento riavvicinamento alla bambina magra che era, Nadia è stata anche aiutata da alcuni eventi.
«Quando nel 2018 partecipai all’Isola dei famosi persi 9 chili», spiega. «E durante il lockdown, che ho trascorso a casa a Roma assieme ai miei figli [oltre a Riccardo, l’attrice è mamma di Francesca Romana, nata 12 anni fa dal matrimonio, ormai finito, con Francesco Toraldo, ndr] mangiavo pochissimo e sono calata ulteriormente. All’inizio, infatti, soffrivo di ansia e non solo per la paura dei contagi, ma anche per il mio futuro professionale: due mie tournée teatrali erano stata annullate e vedevo tutto nero».
Poi, il ritorno alla vita, le vacanze, il salotto televisivo di Barbara D’Urso dove Nadia è spesso ospite, le hanno restituito il sorriso. «Barbara è un’amica», spiega l’attrice, «anche in passato mi ha sempre sostenuta molto». Di recente, durante la diretta di Domenica Live, Nadia Rinaldi ha stupito tutti (alcuni però negativamente) imitando il ballo sexy di Christina Aguilera sulle note di Moulin Rouge. «Qualcuno mi ha criticato pesantemente », dice. «Io però mi sono rivista e mi sono piaciuta.
Alla fine, il segreto è divertirsi ». Nadia è sempre stata accompagnata da una buona dose di autoironia che l’ha salvata anche nei momenti più drammatici della sua vita, come la fine burrascosa del legame con Francesco Toraldo. «Un medico», racconta l’attrice, «una volta mi disse che il mio sovrappeso non era dovuto all’alimentazione, ma al dolore non sfogato. Da allora, pian piano, ho imparato a far uscire le mie emozioni, a mettere me stessa al centro dei miei pensieri, a volermi bene».
Il percorso per tornare ad assomigliare a quella bambina magra che è stata non è finito. «Ci sono volte che, guardandomi allo specchio, stento ancora a riconoscermi, ma vorrei arrivare a pesare 65 chili, per concedermi ogni tanto un peccato di gola». Nell’attesa di dire addio ad altri quattro chili Nadia posa per noi in lingerie, vuole che il suo corpo sia protagonista, anche se in un altro modo rispetto al passato. «Essere sensuali non è una questione di peso, ma di come ti senti dentro», afferma. «Certo, avere un bel fisico aiuta, senza dubbio, ma io mi sentivo sexy anche quando pesavo 150 chili. Però per un nuovo amore non mi sento ancora pronta».