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Questo articolo in breve

LA SPEZIA. Terzi al centro della difesa, forse esordio del giovane Bastoni, poi Italiano qualcosa s’inventerà, falcidiato da infortuni e Covid. Rafael si ferma per un problema muscolare e da ieri sera anche Giulio Maggiore è positivo al Covid.

Non facile l’approccio a Spezia-Fiorentina per il siciliano di Karlsruhe che ha una situazione interna complicata. Manca quasi una squadra (Mattiello, Ramos, Mastino, Capradossi, Zoet, Galabinov, Leo Sena, Ismajli, Maggiore, Marchizza), ma soprattutto le scelte diventano obbligate e con esordi inattesi. Tra i pali per la prima volta in maglia Spezia va Provedel, Bastoni potrebbe essere schierato a sinistra, coppia centrale Terzi-Chabot. Nel mezzo Deiola stringe i denti e potrebbe anche partire dall’inizio, ma non ci sono molti uomini utili. In avanti gioca centravanti Piccoli, con Nzola, alla prima convocazione, in evidente ritardo di preparazione, pronto magali per gli ultimi 20.’

Per il francese sarebbe l’esordio in massima serie: «Penso che ogni squadra debba avere una propria mentalità, un proprio pensiero, perché bisogna cercare sempre di proporre la propria filosofia, a prescindere dall’avversario di giornata. Sarà importante cercare di giocare bene a calcio, non avere timore dell’avversario e cercare di proporre quello che si è provato durante la settimana». Il primo no arriva però dai tifosi; la società aveva messo in vendita 500 biglietti sui 1000 disponibili, ma la tifoseria aquilotta non ha risposto e sono stati solo 50 i tagliandi venduti per la gara: «O tutti al Picco o tutti a casa», è lo slogan che accompagna sui social i commenti di molti. Ma per avere il Picco c’è ancora da attendere la prima settimana di marzo.

QUI FIORENTINA Con lo Spezia sarà la prima senza Chiesa ma anche una trappola per i viola dopo i ko con Inter e Samp che hanno alimentato qualche tensione. «Se mi sento sotto esame? Da quando sono qui non c’è stata settimana cui non si sia parlato di almeno 7-8 allenatori al mio posto (su tutti Sarri ndc) – ride lachini – Questevocifannoparte da sempre del calcio e me le faccio scivolare, sono sereno, fiducioso e concentrato a far crescere la Fiorentina». Dovrà riuscirci senza il figlio d’arte passato alla Juve senza salutare Commisso come s’è sfogato il patron: «Dispiace perché Federico era in forma, dobbiamo fare in modo di non rimpiangerlo.

A me ha telefonato – dice lachini – e pure ai compagni, finché è stato con noi Chiesa ha sempre dato tutto e ho deciso di farlo capitano con la Samp in base alle presenze, non pensavo di scatenare un putiferio. Ma ora guardiamo avanti». Riflettori su Callejon pronto a subentrare: «L’ho voluto dopo l’addio di Fede, la società in ciò mi ha accontentato ».Tomano Ribery in coppia con Cutrone o Kouamé e Pezzella: «Per me resta capitano, non ha mai detto di volere il Milan, non creiamo un caso». Infine sul mercato: «Non sono arrivati il regista e il centravanti chiesti? Amrabat vuol giocare in mezzo come in nazionale, sul resto è mancata l’occasione. Ma se esploderanno Cutrone, Vlahovic e Kouamé la Fiorentina avrà il futuro assicurato. Ora attenti allo Spezia, Italiano è stato un mio giocatore e prepara questa gara da 15 giorni, noi al completo solo da due. E non ho la bacchetta magica».

Giocando sui nomi dei due allenatori si potrebbe titolare così la sfida tra Spezia e Fiorentina: un esame di Italiano per Iachini. Un test estremamente delicato per il tecnico viola. La panchina non è a rischio ma è chiaro che Rocco Commisso si aspetta un salto di qualità a livello di risultati dalla squadra viola. E dall’allenatore che lui ha voluto confermare. La classifica piange. E la Fiorentina ha il 7°monte stipendi della Serie A quindi dovrebbe lottare per un posto in Europa. Callejon e futuro «Purtroppo il calcio non è una scienza esatta», sospira Iachini che sa benissimo di avere gli occhi puntati addosso. La società si aspetta sei punti dalle prossime due gare: Spezia e Udinese. E vuole anche vedere i risultati degli investimenti sul mercato.

Per la Fiorentina, a esempio, inizia il dopo Chiesa. Il tecnico viola si è assunto la responsabilità di aver fatto indossare la fascia di capitano a Federico («Non l’avrei fatto se avessi saputo il polverone che si è scatenato, non sapendo che ci sarebbe potuta essere la cessione abbiamo seguito le gerarchie») e dè entusiasta dell’arrivo di Callejon. Che oggi giocherà.Oda titolare o entrando in corso d’opera: «Lo spagnolo l’ho voluto io. E’ un ragazzo che ha capacità importanti, ha esperienza e qualità. Nella fase difensiva Callejon scenderà a fare il quinto uomo».

Iachini sa che per lui è arrivato il momento delle scelte. Chi farà la prima punta ora che non sono arrivati né Belotti, né Milik? È ballottaggio fra Vlahovic e Kouame ma Cutrone è in crescita come ha dimostrato anche con l’Under 21. Il tecnico viola va avanti, dritto per la sua strada. Ignorando le voci di possibili sostituti. «Da quando sto qua tutti i giorni vengono fatti nomi. Io penso a lavorare sul campo e a tirare fuori il meglio dai miei giocatori. Commisso?

Ha sempre belle parole siamo persone dirette e parliamo senza fronzoli». Problemi di formazione li ha anche Vincenzo Italiano, tecnico dello Spezia. «Voglio vedere la mentalità giusta. Affronteremo grandi giocatori come Ribery, Castrovilli, Bonaventura, Amrabat. Bisogna proporre buon calcio, non avere timore dei rivali; non dobbiamo regalare palloni agli avversari e correre dietro a loro.Vogliamo smentire chi non vede un grande futuro per noi. Con Iachini allenatore ho ottenuto una bellissima promozione al Chievo». Ora hanno entrambi obiettivi da inseguire: un posto in Europa e la salvezza. Sfide complicate.