Streaming Web Atalanta – Ajax come vedere Gratis Diretta Live Tv Serie A No Rojadirecta

Questo articolo in breve

Atalanta Ajax streaming e diretta video a partire dalle ore 21:00 di oggi con i servizi digitali: su Sky o in chiaro su Canale 5? Match valido per la 2a giornata del Girone D della Fase a Gironi di Champions League. L’Atalanta ha segnato 21 gol nelle 10 partite di UEFA Champions League, con una media di 2,1 gol a partita. Duván Zapata è stato coinvolto in tre gol nelle ultime due partite di UEFA Champions League (due gol, un assist). Dopo aver segnato sei gol nelle prime otto partite di UEFA Champions League (3 assist), Dusan Tadic dell’Ajax non è riuscito a segnare in nessuna delle sue ultime 11 partite della competizione (4 assist). Scopri dove vedere Atalanta Ajax streaming gratis.

Le formazioni che probabilmente vedremo in campo oggi:

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez, Muriel; D Zapata. Allenatore Gian Piero Gasperini.

Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Lisandro Martínez, Tagliafico; Gravenberch, Klaassen, Blind; Neres, L Traoré, Tadic.

Allenatore Erik Ten Hag.

Atalanta Ajax streaming e diretta video a partire dalle ore 21:00 di oggi con i servizi digitali: su Sky o in chiaro su Canale 5? Match valido per la 2a giornata del Girone D della Fase a Gironi di Champions League. L’Atalanta ha segnato 21 gol nelle 10 partite di UEFA Champions League, con una media di 2,1 gol a partita. Duván Zapata è stato coinvolto in tre gol nelle ultime due partite di UEFA Champions League (due gol, un assist). Dopo aver segnato sei gol nelle prime otto partite di UEFA Champions League (3 assist), Dusan Tadic dell’Ajax non è riuscito a segnare in nessuna delle sue ultime 11 partite della competizione (4 assist). Scopri dove vedere Atalanta Ajax streaming gratis.

Le formazioni che probabilmente vedremo in campo oggi:

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez, Muriel; D Zapata. Allenatore Gian Piero Gasperini.

Ajax (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Lisandro Martínez, Tagliafico; Gravenberch, Klaassen, Blind; Neres, L Traoré, Tadic.

Allenatore Erik Ten Hag.

Hans Hateboer non è mai un personaggio banale. Davanti ai microfoni, in sede di presentazione della storica partita che attende l’Atalanta contro l’Ajax, il numero 33 nerazzurro è tornato sulla prestazione di sabato e sull’apporto degli esterni nel gioco di Gasperini ammettendo candidamente che è stata una giornata infelice. Per tutti. «Gli esterni per il nostro modo di giocare sono importanti.
Non credo sia giusto dire che i miei compagni nel primo tempo con la Sampdoria hanno fatto male perché anche quando siamo entrati io e Gosens le cose non sono andate meglio. La verità è che quando giochi con chi è tutto raccolto dietro è complicato: l’Ajax invece vuole giocare, è propositivo e quindi sarà una sfida molto diversa».
Chiusa la parentesi relativa alla sconfitta di sabato, il numero 33 degli orobici ha parlato dell’affascinante incrocio con i Lancieri di Amsterdam. «Sono sincero, speravo di avere l’Ajax già l’anno scorso nel girone – ha detto Hateboer rispondendo a chi gli chiedeva delle sensazioni che si provano a giocare con una squadra olandese -, per me è speciale perché li ho già incrociati tante volte nelle giovanili e nel campionato di casa.
In Champions League è molto diverso, speciale. Anche per la mia famiglia e i miei amici sarebbe stato bellissimo vedere la partita allo stadio, purtroppo la situazione legata al coronavirus è pesante e non ci sarà nessuno allo stadio». Analizzando la gara valida per la seconda giornata del girone di Champions, uno dei punti chiave del ragionamento di Hateboer riguarda la conoscenza. Della competizione e degli avversari. «Non cambia molto se ragioniamo su quanto si sa dell’awersario.
Sul campo è quasi sempre diverso rispetto a quello che si vede in video. Noi conosciamo sempre le squadre che affrontiamo e siamo preparati, dal mio punto di vista non ci sono differenze. Pensando alla competizione che affrontiamo, credo che non sia cambiato molto per noi giocatori rispetto alla scorsa partecipazione. Abbiamo la stessa squadra e sono arrivati altr i giocatori forti. Con qualità. Il sistema di gioco è comunque lo stesso e cerchiamo di portare in campo le stesse idee».
La chiosa del numero 33 degli orobici ha riguardato Daley Blind, il faro dellAjax e i media olandesi. «Parliamo di un giocatore forte – ha detto l’esterno di Gasperini – , è intelligente e sa giocare sia in difesa che in mezzo al campo. È bravo a leggere la partita, ma ci sono tanti giocatori di qualità: dobbiamo tenere d’occhio un po’ tutti». Quando il discorso scivola su come la stampa olandese ha presentato la partiia, le parole di Hateboer confermano che c’è rispetto per la Dea. «Ho letto un po’ quello che si dice in Olanda della sfida. Qualcuno sostiene che l’Ajax vincerà facile, altri che invece sarà molto difficile per loro. La maggioranza riconosce la difficoltà della partita, anche in Olanda hanno seguito la nostra corsa in Italia e in Europa delle ultime stagioni e sanno che abbiamo dei valori». La speranza di tutto il popolo atalantino è che le qualità dei nerazzurri prevalgano anche in campo per mantenere la vetta della classifica.
Per noi sarà una gara difficile, ma abbiamo la speranza e la voglia di metterli in difficoltà. Credo che da questa partita uscirà il rapporto di forze tra le due squadre». Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha usato queste parole nella conferenza stampa della vigilia per presentare la sfida all’Ajax, gara valida per la seconda giornata del gruppo D
Champions League.
Questa sera alle 21 al Gewiss Stadium (diretta Sky Sport) i bergamaschi si giocano già una bella fetta di qualificazione con la concreta possibilità di scavare un solco tra sé e la formazione allenata da Erik ten Hag. Nella prima giornata Gomez e compagni avevano battuto per 4-0 i danesi del Midtjylland in trasferta, per l’Ajax la sfortunata sconfitta su autorete al cospetto del Liverpool scrive una classifica con zero punti e per questo i Lancieri hanno assoluto bisogno di fare punti.
Le due squadre arrivano da un fine settimana molto diverso, l’ Atalanta ha perso per 3-1 con la Sampdoria sul terreno amico e le cause della sconfitta sono da ricercare nel grande turnover fatto da Gasperini mentre gli olandesi hanno passeggiato in trasferta con il Venlo vincendo addirittura per 13-0. Il tecnico della Dea non è parso condizionato dai due risultati e la sua valutazione è stata molto serena. «Quella con l’Ajax è una partita completamente diversa – ha osservato -, con la Samp dovevamo cercare di superare una squadra chiusa in difesa mentre l’Ajax attacca sempre con tanti uomini. Sarà una gara molto più aperta, dovremo contrastarli e cercare di riproporci.
Nel calcio ci sono vittorie e sconfitte, si guarda a cosa si è fatto bene o male e si pensa alla prossima gara. Bisogna sempre andare avanti. Il 13-0? Mi fa pensare che sono una squadra in salute, li ho visti con il Liverpool e confermo questa impressione. In certe partite di campionato possono provare e sperimentare, credo che però la Champions sia un po’ diversa».
A proposito della filosofia degli olandesi, Gasperini ha confessato di non vedere analogie tattiche con la sua Atalanta.
Dove e come guardare la partita, diretta tv e live streaming

Atalanta  Ajax  sarà trasmessa questa sera a partire dalle ore 21.00 Tutti gli appassionati potranno guardare il match sui canali Sky e più nello specifico a Sky sport Serie A dal canale 202 del satellite e Sky Sport dal canale 251. Come sempre la partita si potrà anche guardare in streaming gratis, ovviamente per tutti gli abbonati al servizio. Questi dovranno utilizzare l’applicazione Sky Go che dà la possibilità di guardare tutto il calcio di Serie A attraverso i dispositivi mobili. In alternativa si potrà anche guardare Atalanta Ajax attraverso i canali Now TV. Quest’ultimo è il servizio Sky che da la possibilità di poter acquistare l’evento prescelto oppure di sottoscrivere un abbonamento.

Oggi Bergamo vivrà una giornata speciale nonostante lo spettro del Covid 19 sia tornato a farla da padrone. Proprio il calcio e l’Atalanta di nuovo offrono una carezza incoraggiante ai bergamaschi in una situazione destabilizzante: per la prima volta nella storia nerazzurra verrà disputata sul proprio campo un match della Champions e la suadente musichetta tanto conosciuta ed amata dal mondo calcistico invaderà il Gewiss Stadium questa sera alle 21.

Proprio da qui ieri infatti è iniziata la conferenza stampa di Gasperini: «Finalmente ce la giochiamo in casa nostra e non dovremo più uscire dai nostri confini per i match più attesi ed importanti. Spiace fortemente però il non poter avere sugli spalti i nostri tifosi che meriterebbero di vivere serate di questo genere vicino ai propri beniamini». Tale dispiacere è ancor più avvertito dal presidente Percassi che tanto ha fatto per poter avere il via libera da parte della Uefa per poter portare a Bergamo la Champions. Addirittura quest’estate, oltre a rifare la seconda tribuna centrale, ha messo mano pure alla Curva Morosini onde entrare pienamente nei canoni richiesti dall’Europa del calcio, spendendo più di un milione a fondo perduto, perchè a maggio verrà totalmente distrutta per bissare l’attuale curva Pisani.
SUBITO DUE BIG. Comunque oggi si parte ospitando a distanza di una settimana due avversari di lusso come Ajax e Liverpool, Questa sera l’Atalanta la vedrà con gli olandesi e per certi versi questo scontro sembra proprio lo spartiacque per l’accesso al prossimo turno. Vincendo, Gomez e compagni salirebbero infatti a sei punti, il che li metterebbe in una posizione non certo definitiva, ma alquanto affidabile in termini di qualificazione. Su questo punto Gasperini ha detto la sua: «Definirei il match con l’Ajax importante, ma non determinante in quanto poi ci sarebbero altri quattro impegni tutti aperti.

A prescindere che in Champions ogni avversario è pericoloso e tremendamente difficile da battere». Stando così le cose come la mettiamo dopo la bruciante sconfitta con la Sampdoria? «Premettiamo subito che al fine di trovare l’equilibrio e la continuità giuste occorrono ancora almeno due settimane. Ai nuovi bisogna dare tempo per entrare nella chimica del nostro gioco, inoltre quest’anno l’approccio al campionato è stato ricco di problemi, con tredici giocatori per due settimane in giro per il mondo con le proprie Nazionali. Ora si gioca sempre pure a metà settimana per cui è quasi fisiologico che ogni tanto si debbano registrare partite sotto tono. Fin qui infatti abbiamo progredito a tratti, ma contro l’Ajax rivedremo la vera Atalanta e venderemo a caro prezzo la pelle».

IL KO. Venendo alla formazione non ci sarà De Roon a causa di un guaio muscolare rimediato sabato scorso. Lo dovrebbe sostituire Pasalic, mentre rientreranno Romero, Hateboer, Freuler, Gosens e Muriel. Gollini si rivede in panchina, mentre Ilicic potrebbe far comodo in corsa. Dunque Bergamo è pronta a sedersi in toto davanti alla Tv per godersi questa “primissima”, mettendo per 90’ in un cantuccio il dramma Covit 19.

Quante volte se lo sarà sentito dire, Gian Piero Gasperini? «La tua Atalanta è l’Ajax italiana». Mica un’offesa, ma del parallelismo spinto è piena la storia del calcio e cercare per forza suggestioni spesso allontana dalla verità assoluta.
Vero è che ci fu un’attrazione fatale: il Gasp non nega mai di aver preso il meglio dagli altri e si gode la certezza di essere lui quello che viene copiato, oggi. «Il primo calcio che mi ha affascinato è stato quello olandese, la sua coralità: solo più tardi quello spagnolo», ha detto spesso. E ieri ha confermato: «Ho sempre visto l’Ajax come un punto di riferimento, perché proponeva idee: mi piacciono anche quelle della squadra di oggi».
Michels e Van Gaal Ovviamente per calcio olandese Gasperini ha sempre inteso l’Ajax che incantò e dominò a cavallo degli anni ‘60-70: una fragorosa rottura degli schemi che lui ha mutuato e mutato nel tempo, piantandone il seme ovunque ha allenato, e quattro anni fa anche sui prati di Zingonia. Un centro tecnico, come il «De Toekomst» dell’Ajax, dove è legge un modello di lavoro: anche se oggi l’Atalanta non si costruisce (più) le squadre in casa, mentre il club olandese continua a farlo.
Se oggi Rinus Michels, il padre di quella squadra nel mito, fosse vivo, guarderebbe volentieri giocare l’Atalanta. In sua vece ha santificato il progetto l’erede, Louis Van Gaal: «Il calcio di Gasperini mi colpisce molto». La stessa lingua Perché uno dei due terzini deve restare per forza bloccato? Se lo chiedeva anni e anni fa il Gasp, studiando come le corsie laterali potevano diventare in realtà il centro del campo. Vedendo lo spirito di quella squadra olandese che sapeva pensare solo in avanti, in tanti e comunque tutti insieme: i difensori che costruivano, i centrocampisti che attaccavano, gli attaccanti che difendevano.
Quel calcio aggressivo, offensivo, gli rubò gli occhi per sempre: era intenso com’è quello che predica oggi e però viveva di qualità, infatti ogni anno ne ha chiesta di più ai suoi dirigenti. Quel calcio insegnò a Gasperini quello che lui insegna ancora oggi: passare la palla indietro per difendersi e non per impostare significa chiamare il pressing avversario; perdere la palla e non andare subito a riprenderla significa regalarla. In questo sì che oggi Atalanta e Ajax parlano la stessa lingua: nel loro saper essere solo se stesse, nel non dare riferimenti a chi cerca di ingabbiarle.
A volte esasperano il concetto di spinta, di aggressione, ma il gioco spettacolare che ne nasce è ormai un prodotto brevettato, pur nell’accettazione consapevole dei rischi che comporta. Libertà d’espressione E’ un gioco liquido, idee elastiche come le linee di passaggio che scelgono i loro giocatori. Prevede i ruoli ma non li vede come armature, prigioni: non per niente quello dell’Ajax si chiamava, e si è chiamato per sempre, calcio totale. Una «non schematicità» di cui oggi – diceva ieri Hans Hateboer – «il simbolo è Daley Blind: gioca terzino, difensore centrale, centrocampista. E non è l’unico».
E di cui Johan Cruijff è stato il modello perfetto: nella stessa partita a volte nella stessa azione, centravanti, esterno, centrocampista, anche difensore. La luce del suo calcio nella completa libertà d’espressione: Michels non la toccava, Gasperini oggi fomenta quella del Papu Gomez, stuzzica la sua duttilità. Il suo DNA, anche tattico, da uomo squadra. Le differenze Ma è proprio qui che le parabole di gioco di Atalanta eAjax oggi si separano: «Dal punto di vista tattico siamo organizzati in modo completamente diverso», ha detto Gasperini.
Nella sua Dea c’è meno interscambiabilità di ruoli e anche di sistemi di gioco: ieri Ten Hag, il tecnico dell’Ajax, ha fatto capire – chissà se bluffava – che cambierà il suo «perché l’Atalanta gioca in modo diverso dal Liverpool». Gasperini non si meraviglierebbe: «Loro sono un laboratorio, in campionato possono permettersi di sperimentare soluzioni sempre diverse». L’Atalanta molto meno, «ma in Champions meno anche l’Ajax: in Europa è più dura, e noi possiamo rendergliela ancora più difficile. E questa partita ci chiarirà meglio il rapporto di forza fra noi e loro». Fra la rivelazione della Champions di due anni fa e la sorpresa di quella appena passata: finì in beffa per entrambe, stasera difficilmente sarà una beffa per il calcio.