Streaming online Cagliari – Sampdoria Gratis dove vedere Diretta Live Tv No Rojadirecta Sky o Dzan?

Dove e come guardare la partita, diretta tv e live streaming

Cagliari Sampdoria sarà trasmessa questa sera a partire dalle ore 15.00. Tutti gli appassionati potranno guardare il match sui canali Sky e più nello specifico a Sky sport Serie A dal canale 202 del satellite e Sky Sport dal canale 251. Come sempre la partita si potrà anche guardare in streaming gratis, ovviamente per tutti gli abbonati al servizio. Questi dovranno utilizzare l’applicazione Sky Go che dà la possibilità di guardare tutto il calcio di Serie A attraverso i dispositivi mobili. In alternativa si potrà anche guardare Cagliari Sampdoria attraverso i canali Now TV. Quest’ultimo è il servizio Sky che da la possibilità di poter acquistare l’evento prescelto oppure di sottoscrivere un abbonamento.

Un anno fa. I fuochi d’artifìcio: 4-3 per il Cagliari In campionato e tre giorni dopo 2-1 per i rossoblù In Coppa Italia. Ma, per tradizione, questa sfida regala sempre spettacolo. Oggi Di Francesco gioca la carta del cavaliere senza macchia e senza paura. All’esperto Diego Godin il tecnico pescarese chiede di dare nuovi equilibri al rossoblù e alla sua difesa. Fin qui i sardi hanno subito troppo: 15 reti in 6 partite. E oggi alla Sardegna Arena arriva quella Samp che non fa sconti a nessuno In avanti: due gol alla Fiorentina, tre alla Lazio e tre all’Atalanta. In casa il Cagliari è imbattuto da 10 partite consecutive contro i blucerchlari.

Di Francesco non si fida, anche perché le sfide tra le due squadre hanno la media di 2.38 reti a gara. Troppe per i rossoblù che stanno provando a ritrovare solidità difensiva. Di Fra non paria mal di difesa di reparto o del singoli, ma è indubbio che il Cagliari si aspetti una prova Importante da Godin. apparso un po’ fuori fase in queste prime gare, anche a causa di una condizione atletica da ritrovare. A lui il tecnico chiede il salto di qualità per rendere finalmente completa la maturazione del Cagliari e anche perché quella alla Samp. sua ex squadra. è una sfida particolare: «Non ho sentimenti di rivincita. Poi c’è Ranieri che mi ha sostituito per due volte In carriera, ma è un grandissimo. Un allenatore vecchia scuola che allena come un giovane. Però voglio anche fare un regalo a Gigi Riva, che compie 76 anni. Lo ricordo dal tempi della Nazionale.

Una grande persona, dal carattere molto sardo». Non mi fermo qui Diversa la situazione effervescente che sta vivendo il capitano blucerchiato Fabio Quagliarella. già quattro gol In campionato, quindicesimo assoluto nella classifica dei marcatori del massimo campionato, a quota 168. Non ha fermato il tempo, ma ha acquisto negli anni una capacità di autogestione, In campo ne fuori, che gli ha permesso di arrivare alla soglia del 38 anni da protagonista assoluto e da leader Incontrastato del gruppo di Ranieri. Fabio andrà In scadenza nel prossimo giugno, e fra un palo di mesi Inizierà a parlare seriamente del suo futuro con la società.

Il presidente Ferrerò lo vedrebbe. In un futuro a medio termine, In una nuova veste dirigenziale all’interno del club di Corte Lam bruschini, ma non è certo questa oggi la priorità di un giocatore che con fi Cagliari In carriera ha segnato spesso e. semmai, ha tutte le carte in regola per proseguire oltre 11 2021 la sua avventura sotto la Lanterna. Anche perché quest’anno, considerando che il nuovo gruppo di Ranieri ha potenzialità Importanti (ben superiori alla quota quaranta ad oggi l’unico traguardo di chiarata dall’allenatore romano), ci sarà da divertirsi.

Non è il “Di Francesco-day7 ma poco ci man-ca. Per il mister rossoblù i ricordi dell’esperienza blucerchiata sono freschi e forse la
ferita non si è ancora totalmente rimarginata «Però per me nessuna rivincita. Nella Sampdoria non sono entrato in sintonia con il gruppo ed ho fatto una scelta che reputavo la migliore. Ora penso solo ed esclusivamente alla mia squadra per poter centrare la vittoria che ci serve». La recente storia contro la compagine doriana in Sardegna è favorevole al Cagliari, che si presenta tuttavia con qualche cruccio, figlio della sconfitta a Bologna. Una battuta d’arresto che può esser vista in ottica salutare per evidenziare le attuali manchevolezze di una squadra che ha troppi alti e bassi anche durante la stessa gara. «È vero – ammette l’allenatore -. Ci vuole tempo per trovare i giusti equilibri ed è necessario lavorare tanto sul campo. Ne parlavo anche con il presidente. La continuità il nostro obiettivo primario». Il tecnico stavolta tiene tutti sulla corda, anche se è vero che certe pedine appaiono intoccabili per la loro effettiva importanza strategica. Ounas ha buone “chan-ces” per partire titolare. Mancherà Faragò che ha provato anche in rifinitura, ma ha dovuto cedere a causa di un problema alla coscia. Non è stato nemmeno convocato. «Non mi preoccupa l’approccio – ha continuato Di Francesco -. A Bologna nell’ultima partita è stato ottimo. Poi abbiamo peccato in altre cose. Lo schema? Ho cambiato il mio modo di operare per le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione. Non escludo di tornare al 4-3-3». Il canovaccio tattico del Cagliari è riconosciuto: tante verticalizzazioni per arrivare in porta con il minor fraseggio possibile. E poi la classifica, da non mettere in secondo piano. Psicologicamente sarebbe importante per la formazione cagliaritana raggiungere a 10 punti la Sampdoria per poi trascorrere la settimana di sosta con m buon bottino in carniere. «Dobbiamo correggere alcune cose. I numeri sono indicativi: siamo l’unica squadra che ha preso 6 gol da fuori area. Ci alleniamo per accorciare con maggior tempismo. Io lo faccio presente sulla lavagna, poi però ciò che è teoria va sviluppato sul campo. Le analisi le facciamo continuamente. Siamo tra le migliori formazioni per il recupero palla, ma poi si deve concretizzare. La squadra comincia ad avere una sua identità offensiva, ora bisogna averla anche a livello difensivo dove effettivamente abbiamo alcune lacune». Non manca un accenno a Gigi Riva che oggi, contemporaneamente alla sfida con la Samp, compie 76 anni. «L’ho conosciuto tanto tempo fa quando giocavo in Nazionale e lui era dirigente. Gli auguri glieli farò tramite i miei canali».

Sampdoria all’assalto del Cagliari con un Candrevain più e un Reità in meno. I blucerchiati con ogni probabilità oggi in Sardegna ritroveranno dall’inizio l’esterno romano – che si era visto nel finale del derby di domenica scorsa dopo i postumi di un affaticamento alla coscia sinistra – ma com’è noto non avranno a disposizione l’attaccante senegalese. Bicchiere mezzo pieno dall’infermeria per Claudio Ranieri: se il rientro di un giocatore di qualità ed esperienza come Candreva è senz’altro importante, l’assenza di Keita limiterà molto le scelte in attacco anche in considerazione dell’indisponibilità di Gabbiadini sempre alle prese con un fastidio alla zona pubica. Resta da capire poi quali saranno i tempi di recupero di Keita Balde, vittima di uno stiramento alla coscia destra: probabile che possa saltare anche il match col Bologna del 21 novembre e il successivo derby di Coppa Italia.

La Sampdoria deve però pensare al presente e a una gara che – se ben interpretata – potrà portare al quinto risultato utile in campionato: al di là del duello in panchina tra Ranieri e l’exblucerchiato Di Francesco, conterà soprattutto capire quale sarà l’approcciò della squadra in un match del genere. Nelle ultime gare i doriani non hanno mai sbagliato la prestazione e sono ora chiamati a un nuovo esame di maturità. Ramirez e Quagliarella scelte praticamente obbligate davanti (con Verre e La Gumina pronti a subentrare), a centrocampo Ekdal sempre favorito per una maglia da titolare rispetto ad Adrien Silva, non ancora al top della condizione. Se Candre-va giocherà dall’inizio sarà Damsgaard ad andare in panchina, con Jankto nuovamente schierato a sinistra sulla linea mediana. Tutto scontato o quasi in difesa: al centro verso la conferma il tandem formato da Yoshida e Tonelli, con Colley che in questo momento sembra indietro nelle gerarchie di Ranieri.

Ad oggi la Sampdoria si sta affidando, in buona sostanza, a molti giocatori in rosa già nella scorsa stagione. E però i risultati – rispetto a ima salvezza anche abbastanza sofferta conquistata lo scorso luglio – per ora sembrano essere un po’ più rassicuranti in termini di gioco e mentalità. «In questo momento continuo con chi sta facendo bene ma il campionato è lungo e avrò bisogno di tutti» il mantra dello stesso tecnico blucerchiato. Squadra che vince non si cambia. Almeno per ora, visto che il ruolino di marcia è oggettivamente soddisfacente.