Streaming Serie A Genoa – Roma Gratis dove vedere Diretta Live Tv No Hesgoal Sky o Dzan?

Dove e come guardare la partita, diretta tv e live streaming

Genoa Roma sarà trasmessa questa sera a partire dalle ore 15.00. Tutti gli appassionati potranno guardare il match sui canali Sky e più nello specifico a Sky sport Serie A dal canale 202 del satellite e Sky Sport dal canale 251. Come sempre la partita si potrà anche guardare in streaming gratis, ovviamente per tutti gli abbonati al servizio. Questi dovranno utilizzare l’applicazione Sky Go che dà la possibilità di guardare tutto il calcio di Serie A attraverso i dispositivi mobili. In alternativa si potrà anche guardare Genoa Roma attraverso i canali Now TV. Quest’ultimo è il servizio Sky che da la possibilità di poter acquistare l’evento prescelto oppure di sottoscrivere un abbonamento.

Stavolta il virus ha colpito più duro del solito. Finora erano virtualmente caduti nella trappola del covid Mirante, Kluivert (poi salutato), Perez, Peres, Diawara e Calafiori. Adesso, però, tocca al capitano, a quell’Edin Dzeko che resta la punta di diamante di un gruppo in lievitazione per ambizione e convinzione. Una disdetta, soprattutto alla vigilia del delicato impegno di Marassi contro il Genoa e, ancor più, perché il suo sostituto, Borja Mayoral, giovedì è stato impiegato e spremuto in Europa League contro il Cluj. Ma le fatiche non sono tutte uguali. Per questo si può dire che quella di Coppa contro i romeni può essere stata benedetta per l’attaccante spagnolo che, grazie alla doppietta realizzata, è uscito dallo status di oggetto misterioso per approdare in quello di garanzia.

Ma Paulo Fonseca non ha alcuna intenzione di sovraccaricare di responsabilità il nuovo arrivato, ed è per tale ragione che sottolinea come «l’importante sia la squadra». Cioè una Roma capace di fare 20 reti in 9 partite stagionali, mandando in gol ben 10 giocatori diversi. Non basta. Tra i giallorossi, finora, 11 marcature sono giunte dagli attaccanti (capocannoniere Pedro a quota 4), 5 dai difensori (cannoniere Kumbulla con 2) e 4 dai centrocampisti (tutte per opera di Veretout). Insomma, un lavoro di squadra che rende orgoglioso l’allenatore e per certi versi aiuta a deresponsabilizzare Mayoral, all’esordio da titolare in campionato. «Borja ha caratteristiche diverse da Dzeko, di cui conosciamo l’importanza e che era in un momento positivo. La Serie A, poi, è diversa e tatticamente più complicata rispetto alla Liga. Pedro è un giocatore d’esperienza e ha saputo adattarsi in fretta, mentre Mayoral è giovane e ha bisogno di più tempo. L’importante, comunque, è che non cambino le intenzioni offensive della squadra. L’obiettivo e il modo di giocare sono gli stessi. Dobbiamo continuare con questo atteggiamento e questo spirito». Impressioni? Se neppure lo stop di Dzeko riuscirà a fermare i giallorossi, sarà meglio riscrivere le gerarchie. Perché significherebbe che la Roma è in alto per restarci.

Ci sono (molte) buone notizie e una meno lieta (la positività al tampone di Zapata, diciottesimo giocatore del Genoa colpito dal Co-vid-19 in questo campionato), in una vigilia rossoblù che obbliga Maran a rivedere in corsa i suoi piani. Perdere il proprio miglior centrale difensivo prima di sfidare una Roma che ha segnato venti gol in nove gare non è danno da poco, ma fa ben sperare il ritorno in azzurro di Criscito con Luca Pellegrini, mentre Melegoni, Scamacca e Rovella (alla prima chiamata nell’U21) saranno agli ordini di Nicolato. Ma non è tutto: perché fra i «convocati» nelle nazionali c’è anche il fisioterapista rossoblù Matteo Perasso, che il Grifone darà in prestito alla Serbia.

Il giovane regista genoano è la miglior sorpresa di un inizio di stagione complicato per il Genoa, insieme a Scamacca, quattro gol nelle ultime tre gare (coppa Italia compresa), ed oggi riconfermatissimo contro la Roma. Probabilmente con Pandev alle sue spalle: per il macedone la settimana calcisticamente più importante della sua vita. Giovedì contro la Georgia si giocherà con la sua Macedonia del Nord un posto al prossimo Europeo, ultimo obiettivo internazionale di una gloriosa carriera. Nel frattempo, Maran mostra comunque fiducia nel gruppo: «Scamacca può crescere ancora, e non parlo dell’aspetto realizzativo, bensì nell’economia del gioco di squadra. Ma ha addosso lo stimolo di migliorarsi giorno dopo giorno». La Roma, certo, «è la peggior squadra da affrontare in questo momento, ma starà a noi essere perfetti». La speranza di Maran è di sfruttare poi la sosta per riportare in pari a livello di preparazione tutti i giocatori negati-vizzati nelle ultime settimane.

Torna l’incubo Covid in casa Genoa dopo il focolaio esploso ai primi di ottobre quando ben 17 giocatori erano risultati positivi e tornati negativi dopo settimane di isolamento. Ieri infatti Cristian Zapata, nel consueto giro di tamponi, è risultato positivo. Il difensore è stato posto subito in isolamento, non ha partecipato alla rifinitura del pomeriggio e soprattutto non sarà a disposizione di Maran per la gara odierna contro la Roma.
Per il Genoa un brutto colpo, al di là della positività del giocatore che al momento è asintomatico, considerando che proprio Zapata era uno dei giocatori più in forma e anche mercoledì contro il Torino è stato uno dei migliori. Contro la Roma oggi dunque Maran dovrà affidarsi ancora una volta ad una formazione in piena emergenza visto che con Zapata out sono ora sette i giocatori indisponibili, oltre a quelli convocati ma ancora non al meglio. Ma il tecnico ha chiesto ai suoi un ultimo sforzo prima della sosta. «Arrivare alla sosta con un risultato positivo aiuterebbe molto, soprattutto dopo la sconfitta di mercoledì che brucia ancora alla quale vogliamo reagire -ha detto ieri il tecnico trentino -. Dovremo essere perfetti e dovremo fare più del massimo. Soprattutto bisognerà cercare di non concedere nulla ed essere precisi nella nostra voglia di mettere in campo una prestazione. Non dovremo prestare il fianco aduna squadra che è temibilissima. Dobbiamo dare più del cento per cento. Perché in gare come questa serve dare sempre di più». Il ricordo del Toro brucia ancora. «Da parte nostra c’è voglia di reagire, di riscattarci e di riprenderci quello che abbiamo perso per strada e dovremo farlo contro una squadra che sta bene ma questo sarà uno stimolo ancora maggiore, avremo maggiore attenzione e maggiore responsabilità».
Come sempre le scelte su chi schierare titolare saranno fatte da Maran solo oggi ma rispetto alla gara con il Torino i convocati sono gli stessi, escluso Zapata naturalmente. Qualche cambio però è atteso con Criscito e Pellegrini che potrebbero festeggiare la chiamata in Nazionale partendo titolari; cosi come variazioni sono attese in mediana. In attacco invece toccherà ancora a Scamacca «che si è calato bene in questa realtà ed è stato premiato con i gol. Ha ancora degli aspetti da migliorare e può crescere ma è sicuramente una delle note positive».

Senza Dzeko, fermato dal Covid, Fonsecaprova a chiudere il primo mini-ciclo stagionale al meglio. Vincere a Genova gli garantirebbe di sfruttare gli scontri diretti Atalanta-Inter e Lazio-Juve per avvicinarsi alla zona Champions: «Peccato per Edin, era nel suo miglior momento – spiega il portoghese – Lui e Mayoral hanno caratteristiche diverse, l’importante però è che non cambino le intenzioni offensive della squadra. La fonnula per giocare sarà la stessa». Quindi, almeno a parole, non più il 3-5-2 visto con il Cluj ma di nuovo la fonnula con i due trequartisti dietro lo spagnolo. Anche se poi basterà retrocedere di una decina di metri Mkhitaiyan per vedere un trequartista e le due punte.
Nelle ultime tre gare, la Roma ha collezionato altrettanti clean-sheet : «Io voglio sempre una squadra coraggiosa, chi non ha coraggio non può giocare, ma noi lo abbiamo. Anche quando abbiamo sbagliato c’è stato coraggio da parte dei miei e io ne sono felice. Quando diciamo che non subiamo più gol parliamo solo della difesa, ma non è giusto. È un processo di tutta la squadra». L’obiettivo è vincere oggi e magari recuperare domani, in Corte d’Appello, il punto perso in virtù dello 0-3 a tavolino per il Caso Diawara: « È chiaro per tutti che non abbiamo avuto vantaggi da quella situazione, è stato un errore, ma la pena non può essere la stessa se viene commesso un errore da cui si trae vantaggio rispetto a uno da cui non è stato tratto». Laconico invece quando gli viene chiesto dei tainponi-Lazio: «Io posso solo parlare del rigore che c’è qui da noi». Curiosità: nei convocati, cisono addirittura 4 portieri per rischio contagi.