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La Sampdoria ha due esami da non fallire – prima il Bologna e poi il derby di Coppa Italia – ma Ranieri ha gli uomini quasi contati. Il principale dubbio è in mezzo al campo, con Adrien Silva che potrebbe trovare spazio dall’inizio al posto di un Ekdal che – di ritorno dagli impegni con la Svezia – sarebbe a quel punto più fresco per la stracittadina. Il tecnico doriano ha già annunciato l’impiego di Colley e Regini in difesa al posto degli squalificati Tonelli e Augello.

Sarà interessante seguire proprio Regini, che arriva da una stagione in cui è stato utilizzato pochissimo (5 gare in A tra Sampdoria e Parma) e sarà chiamato a dare il suo contributo come terzino sinistro, ruolo che conosce bene ma che resta molto insidioso visto che se la dovrà vedere con Orsolini. Il ritorno di Gabbiadini tra i convocati è l’unica nota lieta per l’attacco: la punta di Calcinate – peraltro ex di turno – potrà tornare utile in corso d’opera ma dall’inizio ci sarà spazio con ogni probabilità per Quagliarella e Ramirez, a meno che Ranieri non decida di giocarsi la carta Verre al posto dell’uruguaiano. Attenzione anche al possibile inserimento di Damsgaard. La Samp cerca di scrollarsi di dosso la delusione per la sconfitta di Cagliari che ha interrotto la serie di 5 risultati utili tra campionato e Coppa.

L’infermeria si svuota e il Bologna ritrova a Genova gran parte degli infortunati. Restano out solo Skov Olsen e Dijks, oltre al lunghissimo degente Santander. Tornerà sicuramente Hickey in difesa sulla sinistra e con ogni probabilità Schouten a centrocampo, al quale sarà affiancato Svanberg. Dominguez è reduce infatti dagli impegni intercontinentali, mentre Medel è l’unico giocatore su cui Sinisa Mihajlovic si è sbilanciato in una vigilia di umore nero e di poche parole estratte col forcipe in conferenza stampa: «Medel non mi ha ascoltato quando gli avevo detto che era meglio aspettare.

Invece ha voluto giocare, infortunandosi e perdendo Bologna e Nazionale cilena. Non mi faccio più fregare: andrà in panchina e lo impiegherò solo quando sarò io a pensare che sia pronto». Il Bologna gioca anche per troncare la serie aperta di 40 partite consecutive in cui ha beccato gol. Peggio nei cinque campionati europei maggiori fecero soltanto il Tarragona (41 gol nel 1950) e il Bordeaux (42, ma con una retrocessione in mezzo tra il 1956 e il 1960). Un record di cui non andar fieri.

I soliti noti. Alla fine i numeri uno sono sempre loro, Fabio Quagliarella e Rodrigo Palacio, ciascuno in cerca di nuovi record. Il blucerchiato – quattro centri nelle prime cinque giornate, poi a secco contro Genoa e Cagliari – oggi aggancia Facchetti a quota 475 presenze in Serie A (al 23° posto assoluto), alla guida di un attacco ancora privo di Gabbiadini (che partirà dalla panchina), dove Ramirezèin ballottaggio con Verre. In casa rossoblù, Palacio vede a un passo il gol numero 90 in A (è a quota 89) e in percentuale è il secondo (dopo Immobile) ad averne realizzati più in trasferta (il 47%). Due veterani da primato. Atteggiamento Ranieri dovrà per necessità rivoluzionare (in parte) una formazione-tipo che sin qui aveva fatto benissimo, viste le squalifiche di Tonelli e Augello, con Colley e Regini titolari. Gabbiadini torna fra i convocati, ma il tecnico intende dosare il rientro dell’attaccante che in questa stagione ha giuocato sinora soltanto sette minuti alla seconda di campionato contro il Benevento. Ma è l’atteggiamento propositivo della squadra mostrato sino alla trasferta di Cagliari prima della sosta che il tecnico vuole ritrovare oggi contro un avversario «difficile da affrontare, perché pressa a tutto campo e davanti ha giocatori molto abili. La reputo una gara aperta ad ogni risultato». Per oggi, però, il derby di Coppa Italia in programma giovedì al Ferraris non condizionerà le scelte dell’allenatore. Più rabbia e fortuna Nel Bologna, Mihajlovic recupera ben sei uomini, quindi Sansone, Mbaye, Hickey, Medel, Poli e Schouten «ma questa volta Medel non mi… frega più – dice Sinisa -: l’altra volta (a Benevento, ndr) ha voluto giocare per andare anche in nazionale, l’ho fatto contento e poi si è infortunato. Ora va in panchina. . Dominguez? E’ un nazionale argentino, quindi mi aspetto di più. Come vivono i giocatori le 40 gare con gol sempre subìto e con record europeo vicino (Gimnastica41, Bordeauxa42)? Chiedetelo a loro, certo qualcosa ci manca. Servono più motivazione, più rabbia, più determinazione e poi ovviamente un po’ di fortuna: alla prima occasione dell’avversario subiamo gol. La classifica? Quest’anno abbiamo incontrato quattro delle prime otto in classifica a differenza di un anno fa: quindi il momento non è così nero come si dice, la classifica non rispecchia le nostre prestazioni e a fine campionatoivalori reali verranno fuori. Dobbiamo giocare come sappiamo, la Samp è una buona squadra che si chiude bene e gioca bene. Sono molto fisici e hanno qualità». Nessun ko per Calabresi: non convocato per scelta tecnica.