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Il posticipo domenicale dell’8a giornata di Serie A mette di fronte la squadra che ha segnato più goal dall’interno dell’area, ovvero il Milan, 16, e quella che ne ha subiti di meno da dentro l’area, il Napoli (soltanto 4). I rossoneri, tuttavia, sono secondi per goal subiti da palla inattiva (6), venendo preceduti soltanto dallo Spezia (7) in questa statistica negativa.

Napoli Milan in Diretta TV.

Napoli Milan viene trasmessa in diretta tv con i canali di Sky Sport Uno (numero 201 del satellite, numero 472 e 482 del digitale terrestre), Sky Sport Serie A (numero 202 e 249 del satellite, numero 473 e 483 del digitale terrestre) e Sky Sport (numero 251 del satellite). La partita non viene trasmessa in chiaro.

Napoli-Milan non è mai una sfida banale. Non lo è dalla fine degli anni ’80, quando valeva lo scudetto e non lo è neanche oggi, con le due squadre in cima alla classifica, divise da tre punti e dalla rivelazione Sassuolo (che oggi proverà a vincere in quel di Verona). Napoli-Milan non è una sfida banale neanche nelle storie al suo interno, con quel Diavolo di un Rino Gattuso sulla panchina degli azzurri e Daniele Bonera all’esordio da tecnico – seppur come supplente del supplente per la positività al Covid di Pioli e del suo vice Murelli – su quella rossonera.

E poi tante stelle in campo, giocatori affennati da tempo a livello mondiale e altri che grazie ^ii Gattuso e Pioli sono tornati a ? dopo periodi, lunghi o meno, appannamento. Napoli-Milan >arà una partita con tanti duelli e noi analizziamo quelli più intriganti.

Sono loro i due simboli a livello interazionale di Napoli e Milan: uno perché ha scritto pagine indelebili della storia del ìcio europeo (e non solo), l’altro ché da anni è uno dei difensori più ambiti sul mercato, trattenuto con forza – e denaro – dal Napoli.

Ibrahimovic da una parte, Koulibaly dall’altra. Quando si scontreranno saranno scintille, non solo metaforicamente. In campo ci saranno due armadi, quasi 200 kg sommando i pesi di entrambi. Si sono affrontati lo scorso 12 luglio quando Napoli-Milanterminò 2-2: allora si annullarono, con Koulibaly che riuscì a tenere a bada Ibra, sostituito da Pioli dopo 17′ minuti della ripresa sul punteggio di 2-1 per il Napoli. Allora però era un Ibra non al 100%, a differenza di quello di oggi reduce da 8 gol in A in 5 gare. Koulibaly durante la sosta non si è riposato, ha indossato per due volte la fascia di capitano del suo Senegai contro la Guinea-Bissau e ha fatto la solita differenza.

Sarà uno scontro interessante. Perché è vero che Rebic – al rientro da titolare dopo un mese di stop per i problemi al gomito e una sosta vissuta ad allenarsi a Milanello – partirà largo e il primo ad affrontarlo sarà Di Lorenzo, ma il croato si accentra, taglia il campo, va ad affiancare Ibra, a prendere gli spazi che lo svedese gli lascia alle spalle e lì troverà il greco, tornato agli alti livelli della Roma dopo una stagione, la scorsa, non perfetta.

I muscoli di Koulibaly e Ibra, ma anche a centrocampo non si scherza con i “treni” Bakayoko, ex di turno, e Kessie. Gattu-so aveva avuto al Milan il centrocampista francese, con lui c’era anche state delle incomprensioni, ma poi lo ha voluto a Napoli (quando lui pensava a un ritorno in rossonero) e da quando è arrivato non l’ha mai tolto. Nei giorni scorsi Bakayoko non stava benissimo, ma ha recuperato e potrebbe esserci. Di fronte ci sarà Kessie, uno dei giocatori trasformati dalla cura Pioli. A luglio l’ivoriano segnò su rigore e se ricapiterà un tiro dal dischetto, su gentile concessione di Ibra, toccherà di nuovo a lui.

Questa sfida potrebbe essere una delle chiavi del match. Insigne è in formissi-ma: dopo i problemi muscolari che hanno condizionato l’avvio di stagione, in nazionale con Polonia e Bosnia ha disputato due gare eccellenti. Adesso, però, Gat-tuso gli chiede più gol. Davanti a sé avrà Calabria, galvanizzato dall’esordio in azzurro. Per altro due stagioni fa il terzino segnò al San Paolo il momentaneo 0-2 del Milan (di Gattuso), salvo poi subire la rimonta degli azzurri che si imposero 3-2. Un ulteriore motivo per bloccare stasera Insigne.

Se da una parte si sfideranno i giganti, dall’altra parte del campo toccherà al piccoletto Mertens, di nuovo centravanti per l’infortunio occorso in nazionale a Osimhen. E’ probabile che il belga girerà più dalle parti di Romagnoli che di Kjaer per provare a sgusciare e fare male a Donnarumma. In fondo, al San Paolo, contro il Milan è sempre andato a segno negli ultimi due precedenti. Romagnoli finora non è stato fortunato: prima un infortunio, quindi prestazioni in chiaro-scuro e un nuovo problema muscolare che l’ha costretto a vivere un ritiro in azzurro a singhiozzo. Il capitano però ha voglia di contribuire alle gioie del Milan e frenare Mertens sarà la prima missione.

L’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic ha trovato il gol in tutte le prime cinque presenze di questa Serie A: nell’era dei tre punti a vittoria, solo tre giocatori hanno segnato in tutte le prime sei presenze stagionali (Gabriel Batistuta nel 1994/95, Christian Vieri nel 2002/03 e Krzysztof Piatek nel 2018/19).

Mancherà solo la cornice del pubblico al San Paolo per rendere la gelida notte di Fuorigrotta “speciale’,’ come meriterebbe di essere una gara che vale il primo posto nella classifica di Serie A. Con enorme sorpresa degli esperti, perché nessuno avrebbe pronosticato che alla giornata numero 8 di questo campionato il Napoli e il Milan sarebbero state le due big più alto in graduatoria.

Una notte per salire in vetta e sentire battere forte il cuore, per lo sforzo e per i ricordi, appassionati, vincenti ed indelebili nella memoria di Rino Gattuso. Avversario del Milan, mai nemico, pur se il trattamento ricevuto dalla dirigenza rossonera due stagioni or sono gli avrebbe potuto far nutrire sentimenti di vendetta. Ma non sarebbe più il Ringhio vincente che tutti conoscono, se si facesse risucchiare da una forza così negativa.

Al fischio d’inizio dell’arbitro Valeri sarà per lui come quando scendeva in campo e non guardava in faccia l’avversario, nemmeno se fosse stato un suo parente. Lotta dura e corretta per prendersi i tre punti, meli così importanti come quelli in palio stasera: se il Sassuolo non riuscisse a fare bottino pieno a Verona, il Napoli si ritroverebbe primo in classifica nonostante i 4 potenziali punti sottrattigli dalla giustizia sportiva per il pasticciaccio della gara non giocata contro la Juventus. Sarebbe per gli azzurri una spinta ulteriore a fare ancora meglio, pensando a quei 4 punti soltanto come un salvadanaio che potrebbe anche aprirsi un giorno, e non più come il rimpianto di non aver potuto giocare quella gara.