Adriana Volpe in crisi col marito, lui resta in Svizzera

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Sguardo sorridente e piglio deciso, Adriana Volpe appare soddisfatta della sua nuova vita a Milano. Si è trasferita qui da Roma con la figlia Gisele per condurre su Tv8 Ogni mattina, un programma tutto suo che le sta regalando grandi soddisfazioni, anche se gli ascolti stentano a decollare.

Invece è la vita privata della presentatrice trentina a scricchiolare, nonostante lei faccia buon viso a cattivo gioco. Suo marito Roberto Parli vive sempre lontano da lei, in Svizzera, e tra loro i rapporti non sono certo idilliaci in questo momento. «Trasferirmi da lui? Non se ne parla» L’imprenditore pubblica con orgoglio le immagini della figlia che definisce il suo «unico grande amore».

Della moglie, invece, nessuna traccia: mai una foto, mai una dedica romantica. Semmai qualche frase sibillina tipo: «Sarebbe il momento giusto che “qualcuno” tirasse fuori i suoi scheletri dall’armadio…». Oppure: «Ho bisogno di meditare ». Conferme indirette della crisi del loro matrimonio e di una difficile separazione in corso.

I dissidi della coppia sarebbero venuti a galla durante la partecipazione di Adriana al Gf vip 4 nella Casa la Volpe aveva flirtato con il giovane Andrea Denver ed era emersa una serie di relazioni passate di cui Parli non sapeva nulla. Di questo e altro parliamo con la diretta interessata. Adriana, come mai ti sei trasferita a Milano e non in Svizzera da tuo marito? «Per il momento sto benissimo a Milano, non vedo per quale motivo dovrei andare in Svizzera. Potrebbe pensare anche lui a trasferirsi, comunque per il momento navighiamo a vista. Sono una donna pragmatica che risolve i pròblemi quando ci sono e, finora, questo eventuale spostamento non è proprio previsto».

Quando lavori come ti organizzi con tua figlia, visto che Roberto vive da sempre lontano da voi? «Ho la fortuna di avere orari che mi consentono di accompagnarla la mattina a scuola e di andarla a riprendere subito dopo la conclusione del mio programma su Tv8. Il pomeriggio è dedicato a fare i compiti con lei e poi, quando la sera va a dormire, io mi metto finalmente a studiare il copione e la scaletta della trasmissione per il giorno dopo». Il Covid-19 ti ha costretta a condurre da casa.

«Purtroppo è una malattia che ho conosciuto bene, visto che mio suocero è morto per questo. Avendo avuto Giovanni Ciacci, uno dei nostri opinionisti fissi, colpito dal Covid, come da protocollo anche noi ci siamo messi in quarantena. Per consentire al programma e a tutti coloro che ci lavorano una continuità, ci siamo inventati la conduzione da casa». Come hai spiegato il coronavirus a tua figlia?

«Mi ha stupito molto la sua reazione visto che fin dall’inizio ha dimostrato un grande senso di responsabilità. Per fortuna frequentando le elementari va a scuola e ha capito che deve tenere la mascherina per proteggersi. È importante però mantenere in famiglia sempre l’ottimismo senza dimenticare che si tratta comunque di bambini». Che cosa ti manca di più in questo periodo? «La normalità. Fino a prima del coronavirus sembrava addirittura noiosa e scontata. Siamo noi adulti quelli che soffriamo maggiormente il fatto di non poter avere più ■le nostre abitudini, visto che non abbiamo lo spirito di adattamento dei giovani».