Roma – Sampdoria Streaming Gratis dove vedere Diretta Live Tv No Rojadirecta

Questo articolo in breve

La partita Roma Sampdoria è visibile in streaming italiano in diretta, senza utilizzare complessi metodi illegali, su Mediaset Premium e Sky che mettono a disposizione ai clienti fuori casa servizi alternativi su dispositivi come smartphone, tablet, smarttv, notebook e computer desktop le loro applicazioni Sky Go e Premium Play gratis su App Store di Apple e Google Play.

Molto interessante è la tv online Now TV che ha un’offerta dedicata per lo streaming della Serie A, Premier League e Serie B a 19,90 Euro al mese con accesso da iPad, tablet Android, Smart tv samsung, Xbox, Playstation e computer.

In alternativa TIM mette a disposizione la diretta a tutti, clienti e non, con lo streaming dei gol, degli highlights di Juventus Parma grazie all’applicazione per smartphone e tablet Android, iPhone e iPad al costo mensile di 2,99 Euro o per chi acquista l’abbonamento annuale per un totale di 9,99 Euro.

Ci sono altre alternative per seguire la partita come Twitter e le dirette live di molti utenti, Radio Rai1 per la telecronaca o tramite i nostri articoli su Lazio Napoli streaming:

La Roma chiede strada all’ex Claudio Ranieri. Dopo aver chiuso al terzo posto il 2020, Paulo Fonseca non intende fermarsi e approfittare del calendario favorevole (Sampdoria e Crotone) prima dei due confronti diretti (Lazio e Inter) che potranno dare un indirizzo decisivo alla stagione giallorossa.

Il portoghese, che a ore abbraccerà il connazionale Pinto pronto a sbarcare nella capitale («Stiamo parlando e sto aspettando che Tiago arrivi a Roma per continuare a confrontarci») non si fida dei doriani, a tal punto da definirli «una delle squadre più forti che affronteremo. Ranieri è un grande allenatore. Hanno fatto buoni risultati contro le grandi squadre e ci aspetta una partita difficile».

C’è curiosità per capire se, dopo la sosta, si rivedrà la stessa squadra lanciata prima di Natale. Di certo, il tecnico potrà contare sul fattore Olimpico: la Roma è infatti imbattuta nei 10 match casalinghi (7 di campionato e 3 di Europa League). Nessuna formazione della Serie A ha raccolto, sul proprio terreno, lo stesso numero di punti: 17 (su 27 totali), con 5 successi e 2 pari.

Forse anche per questo motivo Paulo è ottimista: «Devo dire la verità, mi sarebbe piaciuta una pausa più lunga ma non c’è tempo. Abbiamo molte partite, tutti dicono che è importante avere la pausa ma in questo momento non c’è tempo per farla più lunga. Alla fine ci siamo fermati pochi giorni e questo non ha influenzato fisicamente i giocatori. Il primo giorno abbiamo svolto lavoro individuale per precauzione al Covid perché alcuni giocatori sono stati in altri Paesi». Oggi dovrà fare a meno di Pedro, Mirante, Spinazzola e Calafiori: a conti fatti tre titolari. Il quarto, il lungodegente Zaniolo, continua a far parlare di sé sui social e sulle radio.

Ieri, sulle frequenze di RadioRadio, è andato in scena l’ennesimo capitolo di quello che sta diventando ormai una sorta di reality show. Se Fonseca, a domanda diretta, ha glissato («Non entro nella vita privata dei miei calciatori») la mamma del calciatore ha voluto replicare all’intervista di una zia dell’ex compagna del figlio, ora incinta: «Non è vero che Sara è stata cacciata di casa come dice questa zia, è andata via dopo aver rotto con Nicolò perché la casa era di mio figlio ed era normale tornasse a casa sua.

Lei mi ha bloccata su Instagram, con mio figlio si sono bloccati a vicenda ma noi l’abbiamo trattata come una figlia». In questa (triste) storia, oggi la ragazza aspetta un figlio da Zaniolo dopo che, a febbraio, aveva già interrotto un’altra gravidanza: «È vero, questo lo confermo, ed era felice di questa scelta perché diceva di non essere pronta. Ora c’è un altro bambino di mezzo, Nicolò si occuperà di lui materialmente e con l’affetto di un padre ma non ama più la ragazza». Ulteriore materiale per gli amanti del gossip, la bocciatura della nuova relazione con la modella Madalina Ghenea: «In famiglia non siamo d’accordo con la relazione che sta avendo con questa donna, che è poco più piccola di me. Cerchiamo in tutti i modi di farlo ragionare, purtroppo è uscita e non possiamo fare nulla. Abbiamo paura che qualcuno voglia rovinargli la carriera, cerchiamo di seguirlo sempre. Nicolò non è facile da gestire».

Roma-Samp è anche la sfida tra i due centravanti e capitani. Da un lato Dzeko, 35 anni, dall’altra Quagliarella, classe ’83. Sfida di gol targata over 30. Guai però a dirlo a Fonseca: «Per me i calciatori non hanno età – ha spiegato -. Se i calciatori più maturi continuano a essere decisivi in Italia, è perché sono buoni professionisti». A dare un’occhiata ai numeri di Edin e Fabio non ci sono dubbi. 93 gol per l’attaccante napoletano con la Samp (2 in Coppa Italia), 112 con la Roma per il bosniaco che oggi, scendendo in campo dal via, taglierà un curioso traguardo. Saranno infatti 200 le presenze da titolare tra campionato, Coppa Italia, Champions ed Europa League in maglia giallorossa.

Singolare che lo faccia contro la Samp che insieme all’Atalanta, è la squadra alla quale ha segnato di più in Serie A. 6 gol, di cui uno in Coppa Italia. Gli ultimi due nel successo in rimonta lo scorso 26 giugno. Due reti speciali che permisero all’ex City di raggiungere a quota 104 gol Pedro Manfredini nella speciale classifica dei bomber giallorossi. Ora, sei mesi dopo, il bosniaco è volato sul podio a 112, staccando sia “Piedone” che Volk più Amadei. E Dzeko non si vuole fermare. Irraggiungibile Totti (307) nel mirino c’è Pruzzo a quota 138.

La Sampdoria vede Roma e Antonio Candreva rivede la maglia da titolare. La punizione è finita per l’ex interista che – dopo la mancata convocazione con il Verona e il successivo chiarimento con Ranieri – sembra avere tutte le carte in regola per partire nuovamente dall’inizio. Proprio nella capitale, la città che ha dato i natali sia a lui sia allo stesso Ranieri. Peraltro contro i giallorossi, da ex laziale, in una gara che per entrambi avrà un sapore speciale. L’esclusione di Candreva per la gara poi vinta dai doriani al Bentegodi lo scorso 16 dicembre era nata da un atteggiamento ritenuto non all’altezza da Ranieri per gli obiettivi della Sampdoria, chiamata a conquistare una salvezza forse non impossibile ma neppure troppo scontata. Il chiarimento tra il giocatore e l’allenatore era arrivato un paio di giorni dopo il successo con l’Hellas, quindi Candreva si era rivisto in campo da subentrante, per pochi minuti, nelle gare contro Crotone e Sassuolo. Ora però all’Olimpico può essere l’occasione giusta per rivederlo dal primo minuto nel contesto di una partita in cui i giocatori d’esperienza e qualità come lui potranno essere determinanti.

La scelta di Ranieri del resto non fu – a Verona – di natura tecnica: il tecnico aveva fortemente caldeggiato il suo arrivo in estate e lo considera come un elemento più che mai importante per far salire il livello della squadra. Sinora il suo rendimento in maglia doriana è stato ad alti e bassi: qualche picco in positivo (su tutti la bella prova contro il Torino, un gol e un assist per il solito Fabio Quagliarella) e altre prestazioni che hanno lasciato qualche dubbio non tanto sulle sue qualità quanto soprattutto sulla sua reale fame e voglia di lottare. Non entusiasmante soprattutto la prova contro il Napoli del 13 dicembre al “Maradona”, con un pallone perso che diede il là a un gol subito in modo a dir poco evitabile.

Il diktat di Ranieri però è chiaro: in questa Sampdoria tutti devono dare il massimo, nessuno escluso. Ecco perché i blucerchiati sperano di ritrovare oggi un Candreva più convinto, magari anche un po’ punto nell’orgoglio e quindi ancora più decisivo. Anche perché oltre all’infortunato Manolo Gabbiadini mancherà pure lo squalificato Keita (comunque in ritiro a Roma con la squadra, al pari del rientrante Bereszynski che andrà in panchina) e i blucerchiati non avranno troppe alternative in avanti per provare a fare risultato contro la Roma. Il contributo di Candreva insomma potrebbe davvero rivelarsi fondamentale per la Samp. E chissà che Ranieri – con la strategia del bastone e della carota – non possa ancora una volta aver avuto ragione.