Si pensa che quando due persone hanno interessi simili sia più facile che la storia funzioni. Non è stato così per Yari Carrisi, musicista e cantante, figlio di Al Bano e di Romina Power e per Thea, una bellissima donna, dai capelli biondi e la faccia d’angelo, cresciuta a Cattolica, sul lungomare romagnolo, da madre finlandese e padre italiano, esperta e appassionata di meditazione e mantra, yoga, viaggi, musica e canto.
Gli stessi interessi di Yari. A pensarci bene le medesime passioni che da anni riempiono di gioia la vita di Romina Power. Insomma, un incontro perfetto di anime che, però, non ha funzionato anche se ha lasciato un segno forte. La storia tra Thea e Yari Carrisi, iniziata la scorsa estate, si è conclusa appena prima di Natale.
Non è più a Cellino San Marco, la tenuta dei Carrisi. La storia con Yari è finita.
«Io e Yari non stiamo più insieme, ma siamo rimasti in rapporti amichevoli. Abbiamo fatto una bella esperienza, è stato un bel viaggio e ne rimarrà un bel ricordo».
Dove vi siete conosciuti? «Yari è venuto a vedermi cantare in un centro di yoga in Puglia. Da lì abbiamo suonato insieme in tanti luoghi meravigliosi della sua regione, come le Grotte di Castellana e Otranto e sono stata un periodo a casa sua. Sono stati tutti molto ospitali e carini con me, mi sono trovata benissimo e sono stata trattata come una di famiglia. Al Bano è una persona generosa e gentile. Non posso che augurare a tutti il meglio».
E con Romina? «Romina è un’amica preziosa. Sono grata alla vita per avermela fatta incontrare. Ci siamo subito trovate bene e tra noi c’è un rapporto speciale. Abbiamo cantato insieme, anche con Yari, tutti e tre».
Arte e amore sono un connubio perfetto, che non capita a tutti. Eppure non ha funzionato, perché? «Più che cercare di capire il perché io cerco di prendere o di rendere tutte le esperienze della vita positive. Grazie alla conoscenza spirituale con lo yoga evito di causare dolore a me stessa e agli altri. Ho imparato e insegno ad avere pensieri positivi».
Come e quando è entrata in contatto con lo yoga? «A 23 anni, quasi dieci anni fa. Ho iniziato a seguire delle conferenze e ho visto subito gli effetti del cambiamento. Così ho deciso di abbracciare questa filosofia di vita in tutto: nella alimentazione scelgo cibi vegetali, nello yoga come pratica e come modi di vivere la vita. Da poco ho scritto un libro, La conoscenza spirituale dello yoga (OM Edizioni, € 19), con due Cd che contengono la mia musica».
Lei è anche una musicista. «Mi sono laureata al Conservatorio di Pesaro. Prima che lo yoga mi cambiasse la vita facevo la cantate jazz. Ora suono l’armonium e le campane tibetane. Uso anche suoni elettronici e quelli naturali da assemblare durante i concerti live».
Quindi gira per il mondo come musicista oltre a insegnare yoga e tenere seminari dedicati. In questo periodo di lockdown, come è andata?
«Ho deciso di offrire quello che ho imparato creando una rete sui social di persone interessate allo yoga e alla musica. A oggi sono alla llOesima puntata sui miei social».
Immagino che avrà viaggiato molto in questi anni…
«Ho fatto vari viaggi spirituali in India e ho iniziato a collaborare con Libera Condivisione Onlus (www.libe-racondivisione.org~) per portare cibo vegano ai lebbrosi nel Nord. Nel Sud dell’india invece collaboro con l’orfanotrofio Giorgio Medail, sosteniamo 27 bambine orfane».
Come immagina il suo futuro? «Mi vedo a scrivere libri. Voglio sviluppare la comunicazione online e spero di continuare a viaggiare e a suonare. Ho troppa energia vitale e a oggi non me la sento di fermarmi in un posto».