Sandra Milo tra ricordi, segreti e progetti

Questo articolo in breve

Sandra Milo, la diva “evergreen”” del cinema italiano è tornata alla ribalta nazionale, qualche giorno fa, nel modo più prestigioso: ha ricevuto infatti il David di Donatello 2021 alla camera. Un’ottima occasione per parlare con lei dei suoi ricordi, dei suoi progetti, / dei suoi sogni, che sono ancora tanti nonostante le 88 primavere alle spalle.

Signora Milo, qual è stata la sua emozione nel ricevere il David? «Devo dire che non me l’attendevo; è stata una bella sorpresa. Confesso che me lo sarei aspettato anni addietro, quando ho interpretato ruoli straordinari con famosi registi. Sono stata molto felice però di ricevere tante testimonianze di affetto e di consensi sia dai colleghi del cinema che dalla gente comune».

Lei è molto amata da tutti; qual è il suo segreto? «Sono una don mai, con una bontà d’animo e uno spiccato senso di altruismo». Ha dedicato il David ai tre figli
«Sì, li amo pazzamente, sono il più bel dono che Dio mi ha fatto».

Che tipo di nonna è? «Molto amorevole e gioiosa, sono pazza di mio nipote Flavio, il figlio di Ciro, che ha sei anni». Signora Milo si reputa una donna fortunata? «Sì, perché Dio mi ha donato un bel carattere e questo mi ha aiutato nel mio percorso esistenziale, compreso quello lavorativo; cerco sempre un aspetto positivo in ogni negatività».

La figura nel cinema a cui si sente più legata? «Antonio Pietrangeli: con lui ho girato diversi film. Antonio è un grande regista, un antesignano della modernità e della parità dei diritti tra sessi diversi, perché affidò per la prima volta alle donne ruoli di protagonista e non di comprimaria».

Lo scorso anno c’è stato il centenario della nascita di Federico Fellini. Ci parli del suo legame con il Maestro, «Federico ha dato una svolta molto significativa alla mia carriera. Avverto puntualmente una strana sensazione: per me lui non è mai morto ed è come se fosse partito per un lungo viaggio; più volte mi ritrovo a pensare che prima o poi tornerà».

Lei è femminista? «Non proprio, ma amo le donne perché comprendo quanto è difficile per loro, il percorso di vita». E ora si sta dedicando al teatro? «Proprio così. Sono la protagonista di una commedia musicale dal titolo Ostriche e caffè americano ambientata in un locale di Drag Queen. Io interpreto George, il proprietario del locale, anche lui Drag che ad un certo punto scopre la paternità»

E il cinema? «Il 12 giugno comincio le riprese di un nuovo film dal titolo II meglio di me con Massimo Ghini ed Isabella Ferrari, regia di Massimo Maria Portesi; io interpreto il ruolo di una suocera elegante, ma molto dura». Signora Milo, resta una domanda: cosa farà da grande? «Mi piacerebbe interpretare il ruolo di protagonista in un film dal titolo Ottantotto e mezzo».