Serena Autieri torna su Rai uno con un programma tutto suo

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Non nascondo di aver provato un po’ d’ansia». Alla vigilia della partenza di Dedicato, il nuovo programma dell’estate di Rai Uno che vede protagonista e conduttrice Serena Autieri, l’attrice e cantante ha ammesso di aver provato sensazioni contrastanti. «Spero che vada bene, sono una perfezionista e voglio che tutto vada al meglio. Prima che iniziasse la trasmissione provavo le stesse emozioni che mi hanno accompagnato prima di ogni debutto teatrale. E stata un’ansia sana però».

Dedicato è una scommessa, considerando che si tratta di un programma tutto nuovo. Come la vive e cosa l’ha spinta ad accettarla? «Partendo dal presupposto che amo le scommesse, perché mi piace mettermi in gioco, cambiare veste e imparare cose nuove. Così ho accolto più che volentieri l’offerta del direttore di Rai Uno Stefano Coletta che mi permette di fare “palestra”, per così dire, con questa trasmissione. Un po’ come il teatro , che mi ha formato e che mi forma tutti i giorni.

In questo nuovo contesto televisivo, ho di nuovo la possibilità di interagire e soprattutto ringraziare il pubblico che nel corso degli anni mi ha seguito in giro per l’Italia e che purtroppo nell’ultimo anno e mezzo non ho potuto incontrare per la pandemia. Per me è un modo di continuare un rapporto consolidato che mi ha dato un sacco. La dedica, infatti, è la mia. A tutti coloro che hanno voglia di seguirmi ancora».

Quando ha debuttato nel mondo dello spettacolo come immaginava la sua carriera e la sua vita a più di vent’anni di distanza? «No. Non avevo la palla di vetro… Sicuramente sono sempre stata una ragazzina curiosa con la smania di imparare tanto, di confrontarmi e di crescere. Quella ragazzina continua ad esistere dentro di me e mi reputo soddisfatta di quello che ho fatto e che sto facendo. Perché imparare per me è fondamentale e sono certa che anche questo nuovo impegno mi arricchirà moltissimo».

Alla conferenza stampa di presentazione dei palinsesti estivi di Rai Uno ha detto di sentire un senso di responsabilità ancora più marcato per il momento che stiamo vivendo e che fortunatamente sembra che stia per lasciare spazio ad una maggiore libertà e altrettanta leggerezza. «Esatto. Ho proprio voglia di regalare alla gente solo emozioni e buoni propositi.

C’è davvero bisogno di alleggerimento, e io credo che un programma di dediche musicali sia anche terapeutico: spero che tutti riusciremo a liberarci dei cattivi pensieri e delle angosce che ci hanno accompagnato negli ultimi mesi. Tutti abbiamo vissuto con la paura del Covid: tanto ci è stato vietato e quello che ci è stato concesso non è mai stato affrontato a cuor leggero. Ecco: io oggi ho voglia di creare un’aggregazione, attraverso lo schermo, per stare bene e farci stare bene».

Come ha vissuto i mesi che l’hanno costretta lontana dal palcoscenico? «Ovviamente ho provato un grande dispiacere, non solo personale, ma per tutto l’indotto che si è dovuto fermare. Penso a chi lavora dietro le quinte: si è dovuto fermare improvvisamente e violentemente. Ho avuto paura, ho provato un senso di smarrimento, di abbandono e di incertezza per il domani. Ma io sono dell’idea che da un momento drammatico bisogna ritrovare la forza e l’energia per ripartire da se stessi. Io ho fatto così, quasi da subito.

Mi sono messa a studiare e ho lavorato molto. Tra l’altro ho lavorato tanto, al di là degli spettacoli teatrali. Ho girato la fiction Buongiorno mammei, ho fatto due film per il cinema e dunque mi sento fortunata, anche se non vedo l’ora di tornare anche sul palco. Per ora riparto dalla Tv, con un grande carico di entusiasmo».