Se ancora c’era un barlume di speranza di rivedere Harry di Sussex a Corte, sorridente, accanto al padre Carlo o al fratello William, ebbene, il principe l’ha spazzato via in un batter di click. Quello che gli ha permesso di lanciare via social l’ennesima bomba sulle sacre mura di Buckingham Palace: il principe Harry ha annunciato, difatti, con un post su Instagram che è prossimo a pubblicare un suo libro di memorie – orrore ! – nella seconda metà del 2022, ovvero nell’anno dei festeggiamenti per i 70 anni di regno di Elisabetta E, la più longeva sovrana del Regno Unito e in lizza per diventare la più longeva della storia (il record è di Luigi XIV, 72 anni e 110 giorni, non un’impresa impossibile per Sua Maestà). I preparativi per le celebrazioni sono in corso da almeno due anni e il libro, temono i dignitari, potrebbe mettere in ombra l’evento storico.
Harry ha fatto sapere che sta lavorando alla stesura del suo libro da un bel po’, un anno pare, e che né lui né il suo ghostwriter, il giornalista premio Pulitzer J. R. Moehringer, stimatissimo dalla critica e autore di bestseller, lasceranno nulla al caso.
L’editore, la Penguin Random House, ha definito il libro di Harry ‘fin ricordo intimo e sentito” che offrirà “il resoconto definitivo delle esperienze, delle avventure, delle perdite e delle lezioni di vita che hanno aiutato a plasmare” il principe; il libro partirà dall’infanzia e dalla fanciullezza, vissute come royal, per arrivare al matrimonio con la borghese Markle e alla paternità. In mezzo, ovviamente, gli anni che Harry ha trascorso nell’esercito.
D tutto per circa 17 milioni di euro, già intascati (a Moehringer gli spicci, secondo il pettegolissimo sito Usa Tmz, sempre molto ben informato). Il clan Sussex ha reso noto che il principe intende donare in beneficenza i profitti, quanto cioè il volume gli farà guadagnare (non i milioni che la Pinguin gli ha anticipato). «Sto scrivendo non come il principe che sono nato, ma come l’uomo che sono diventato», sono state le parole di Harry. «Sono
profondamente grato per l’opportunità di condividere ciò che ho imparato nel corso della mia vita finora ed entusiasta che le persone leggano un resoconto di prima mano della mia vita che sia accurato e del tutto veritiero».
Inutile dire che a Corte regna il panico per ciò che potrebbe rivelare il principe sulla royal family. Ma forse l’arrabbiatura regna ancora più sovrana. In merito al primo punto, ovviamente, va ricordata l’avversione della famiglia reale per ogni intromissione nella propria privacy; la Regina madre, mamma di Elisa-betta E, ha ripetuto per tutta la vita alla figlia che il mistero contribuisce largamente alla fortuna e alla sopravvivenza della famiglia reale; c’è, poi, il fatto che qualsiasi cosa sia scritta nel libro, né Carlo né William, primo e secondo erede al trono, potranno mai ribattere, perché i Windsor non si lamentano e non commentano.
E, in ultimo, c’è il timore di Carlo che il suo secondogenito non parli in modo entusiastico della matrigna, quella Camilla Parker Bowles che fece tanto soffrire la madre Diana e che questo complichi il lungo piano cui sta lavorando da anni il prossimo re: ovvero far diventare Camilla sua regina consorte. In merito al tasso di arrabbiatura… Beh, pare sia tale che, per la prima volta dall’addio alla Corte, persino le cugine Beatrice ed Eugenia cominciano a strabuzzare gli occhi di fronte a certe uscite dell’amato cugino Harry. Almeno così giurano a Palazzo.
E poi c’è la questione della credibilità, sollevata con l’intervista bomba dei Sussex a Oprah Winfrey. In quell’incontro tv i duchi dissero molte cose rivelatesi poi inesatte. Chi ci dice che i ricordi di Harry, anche se mirabilmente trascritti da una penna eccelsa come quella di J. R. Moehringer, siano veritieri? In fondo, pochi mesi prima di conoscere Meghan Harry andava in giro a dire che i ricordi della madre si stavano pericolosamente affievolendo nella sua mente.