Lazio – Cagliari streaming gratis come vedere diretta live TV

Questo articolo in breve

La partita Lazio – Cagliari si giocherà allo Stadio Diego Armando Maradona domani. Sarà un’esclusiva DAZN, detentore dei diritti di 10 partite su 10 per ogni giornata di Serie A, di cui 3 in co-esclusiva con Sky Sport. La gara sarà visibile in streaming, attraverso il download dell’app ufficiale dell’emittente – con relativa iscrizione e abbonamento – o attraverso una qualsiasi Smart TV. Da quest’anno, con l’acquisto del DAZN box sarà possibile inoltre avere un canale digitale dedicato con i migliori contenuti scelti giorno per giorno. Si sconsiglia categoricamente l’utilizzo di siti pirata per la visione della gara. Sarà disponibile anche sul sito una diretta testuale per seguire la partita: un evento non solo attesissimo dai tifosi azzurri, ma che sarà seguito in tutto il mondo.

LAZIO

Le polemiche non gli interessano. La Lazio era in “‘fase di costruzione” una settimana fa e lo sarà ancora per un po’ E anche se i tifosi chiedono un’immediata svolta già da stasera contro il Cagliari, Maurizio Sani sa bene che il processo di trasmutazione dall’inzaghismo al sarrismo richiede i suoi tempi.

Si prende quanto di buono ce tra Milano (poco, se non nulla) e Istanbul (qualcosa, a detta sua: «Dal punto di vista tattico abbiamo fatto passi avanti giganteschi») ma soprattutto rilancia sul piano del lavoro e del cambio di mentalità. È quest’ultima sopratutto la parola chiave che ruba l’attenzione al cronista dalla conferenza stampa di ieri. Quando il tecnico toscano, a domanda ben precisa su quanto si senta sostenuto dalla società, replica così: «Non mi sento in difficoltà, ho visto una squadra che a livello tattico ha fatto passi avanti giganteschi. Abbiamo cambiato tutto, piano piano ci dovremo adeguare a un nuovo modo di pensare, non tanto di giocare. Abbiamo bisogno di tempo, mai ragazzi sono applicati. L’ultima partita da un punto di vista tattico mi ha dato dei segnali». Insomma, Maurizio Sarri chiede alla sua Lazio «un nuovo modo di pensare, non tanto di giocare».

E per argomentare il concetto passa direttamente alla lista della spesa, che lascia intendere come Sarri in questo momento si senta più come uno chef a cui si chiede un piatto stellato con lo svuota frigorifero: «Abbiamo dei quinti (Lazzari e Marusic, ndr) a cui stiamo cercando di far fare i quarti, interni con caratteristiche offensive abituati a giocare a una sola punta, o punta e mezzo’.’ Riferimento, quest’ultimo a Miiinkovic e Luis Alberto, ai quali «chiediamo qualcosa di diverso. Hanno grande dinamismo, quantità e volumi, magari non hanno accelerazioni di punta molto elevate ma penso che questo tipo di gioco è molto più mentale che non fisico.

Pressare? Se la squadra è corta si corre molto meno rispetto a una partita più aperta». Concetti che il tecnico biancoceleste, alla sua quinta partita ufficiale sulla sua nuova panchina, conta quindi di poter già ammirare da stasera, per cancellare le due sconfitte consecutive con Milan in campionato, e Galatasaray in Europa League. Due ko che hanno aperto le prime crepe sulle certezze dei tifosi biancocelesti, anche se il toscano minimizza con ironia:

«Qui a Formello l’ambiente è molto tranquillo…». Contro i sardi, penultimi in classifica con un solo punto in tre gare, può essere l’occasione per invertire la tendenza e tornare all’entusiasmo di prima della pausa. Anche se Sarri non si fida, soprattutto del cambio in panchina con l’arrivo di Walter Mazzarri: «Sarà una partita difficile perché il Cagliari è mia formazione nettamente superiore alla sua classifica e in più ha cambiato allenatore e quindi a livello emozionale può avere mia reazione molto forte. Ci dobbiamo aspettare mia partita difficile, niente di facile assolutamente». Sarri sente comunque «aria di grande disponibilità, ma da qui alla totale comprensione ci sono passi da fare». E chiude così, ricordando che «nei miei dettami non è che se ti presenti davanti al portiere devi tirare fuori e se c’è una palla a mezza altezza la devi buttare dentro la tua porta…». E se qualcuno potrebbe prendersela, a Sarri importa poco.