Anna Valle È un’attrice italiana tra le più grandi del nostro paese, una donna che ha interpretato tantissimi ruoli in molti film e fiction italiane. Questa sera su Raidue la possiamo vedere sulla serie TV luce dei tuoi occhi. Cerchiamo di capire insieme e di scoprire qualcosa di più sul personaggio.
Anna Valle è una famosa attrice italiana che nasce a Roma il 19 giugno 1975 fino alla sua adolescenza ha vissuto Ladispoli. Solamente dopo il divorzio dei suoi genitori si è trasferita in Sicilia, frequentando il liceo classico Giorgia di lentina. Infatti, il suo esordio come attrice avviene nel teatro greco di Siracusa. Consegui il diploma a soli 19 anni e si iscrive a Giurisprudenza senza finire gli studi.
Vita privata
Si è sposata nel 2008 con l’avvocato e produttore di Vicenza Ulisse Lendaro. I due hanno avuto due figli, ovvero Ginevra che è nata nel 2008 e Leonardo nel 2013. Quello che forse tutti non sanno è che Anna da diverso tempo è impegnata nel sociale ed è anche testimonial di diverse associazioni.
Sono sicura che Luce dei tuoi occhi vi piacerà, perché è un thriller-melo che tiene con il fiato sospeso, svelando una parte di verità in ogni puntata. Io sono Emma Conti, una famosa coreografa fuggita dall’Italia 16 anni prima per sfuggire a un grande dolore, la perdita di Alice, la sua bambina appena nata. L’arrivo di una lettera anonima, però, insinua un dubbio: forse Alice è viva ed è diventata una giovane ballerina.
Per scoprirlo, Emma torna a Vicenza dove tutto è incominciato. È una storia molto coinvolgente e per me particolarmente fortunata, considerando che è stata girata nella città dove vivo da tanti anni. Quindi, alla fine della giornata potevo tornare a casa dai miei bambini ed è stato bellissimo. Anzi, quando le riprese erano in esterni, qualche volta anche loro sono riusciti a passare sul set per farmi un saluto. Abbiamo girato questa fiction nel 2020, subito dopo il lockdown.
Nel cast ci sono sei attrici giovanissime con alle spalle una base di danza. Tra loro, Emma cerca di riconoscere la figlia perduta, così le avvicina con l’inganno. Poi, però, finisce per affezionarsi a tutte. Mi spiace che le regole sanitarie abbiano rallentato l’affiatamento con le ragazze. D’altronde, indossare sempre la mascherina, non potersi toccare e mantenere le distanze non aiutava a fraternizzare. Sinceramente, ho avuto un po’ paura di portare a casa il virus, soprattutto quando nel cast ci sono stati tre casi positivi. Ma fare continuamente tamponi mi ha tranquillizzata. Sul set c’era anche una coreografa professionista, Tiziana Cona, che ha curato la preparazione delle ragazze e ha k. aiutato me nelle due scene in cui ballo.
Si tratta di danza contemporanea, che si può interpretare a proprio modo. Quindi, Tiziana le ha costruite studiandomi. È convinta che io abbia il portamento e l’attitudine della ballerina, però è stata lei a insegnarmi come liberare il corpo, impartendo una preparazione fisica ed emotiva che mi è piaciuta davvero tantissimo.
Da bambina non ho mai sognato di mettere il tutù, ma ho praticato molti sport: pattinaggio a rotelle, atletica leggera e ginnastica artistica, che a un certo punto ho dovuto lasciare perché ero diventata troppo alta. Però, mi è sempre piaciuto ballare e se ci sono un rock o un brano disco mi butto. Anzi, mi buttavo, visto che adesso tutti hanno sempre in mano il telefonino anche nei locali, perciò non ci vado più. Detesto l’idea che uno sconosciuto mi fotografi mentre mi scateno in pista. Molto meglio organizzare . in casa, soprattutto in quella di campagna.
Mentre Leonardo (otto) ha voluto iscriversi a pugilato. Non sappiamo come gli sia venuta Videa, mio marito non l’ha mai praticato. Eppure, seguendolo negli allenamenti mi sono resa conto che è un’attività molto formativa. Fra l’altro, alla sua età si allenano molto per migliorare fiato e velocità e incrociano ben poco i guantoni. Leonardo è anche appassionato di bicicletta, gli piace infilare il caschetto e pedalare. In generale, gli piace “travestirsi”, indossare tute, divise mimetiche, giubbotti tattici. Forse perché mio fratello, suo zio, è in polizia? Chissà. In ogni caso, gli interessano molto anche i motori, ma quelli per ora può solo guardarli. Ginevra, invece, impazzisce per gli animali. Quest’anno ha salvato e allevato diversi uccellini caduti dal nido, che dopo le sue cure sono riusciti a volare via. È una passione che ha preso da me: da bambina portavo a casa qualsiasi animale trovassi per strada, nonostante non potessimo tenerli tutti. Mentre lei, avendo a disposizione lo spazio in campagna, si può sbizzarrire. Crescere avendo un contato diretto con gli animali è sicuramente una grande fortuna per i miei figli. Ma credo che sarebbe il massimo per tutti i bambini.
Stare in mezzo alla natura piace all’intera famiglia. Infatti, abbiamo diviso le vacanze tra mare e montagna. Come prima meta ho scelto la mia Sicilia. Siamo stati una decina di giorni a Favignana ma, purtroppo, non ho potuto andare a trovare la mamma e mia sorella perché eravamo troppo lontani da dove abitano. Dovrò tornare, spero presto, perché per colpa della pandemia è tanto che non ci vediamo. Io amavo viaggiare in aereo, mentre adesso mi sento più sicura in treno, dove il distanziamento viene rispettato. In più, mi permette di leggere (in volo mi concentro meno). La mia ultima scoperta è II museo dell’innocenza di Orhan Pamuk, ambientato nella Instambul degli anni ’60. È un libro struggente che non avrei mai scelto, perché parla di un amore impossibile, tema che non mi attira. Invece, mi è piaciuto molto. Me l’ha regalato un collega turco, Mehemet Gunsur.