Tutta colpa di Freud, la serie tv con Claudio Bisio, Max Tortora e Claudia Pandolfi

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Che cosa succede quando un padre separato, di professione psicanalista, vede le sue tre figlie – ormai adulte e indipendenti – ripiombargli in casa? Semplice: va in analisi! Lo vedremo in Tutta colpa di Freud, la serie tv con Claudio Bisio, Max Tortora e Claudia Pandolfi che – dopo il debutto su Prime Video – sbarca in chiaro su Canale 5 dal 1° dicembre.

L’idea dello sceneggiatore Paolo Genovese nasce dall’omonimo film, da lui diretto, del 2014 con Marco Giallini. Stavolta, però, la storia si svolge a Milano e non a Roma, e nei panni del protagonista non c’è Giallini ma Claudio Bisio, già impegnato sulle reti Mediaset nelle puntate speciali di Zelig.

Padre di due figli, nati dal matrimonio con la giornalista Sandra Bonzi, il comico si è interrogato a lungo sulla paternità mentre vestiva i panni dello psicologo Francesco Taramelli: «Come deve essere un buon padre? Per quel che mi riguarda, credo di essere soprattutto un amico per Alice e Federico. Gli psicologi dicono che sia un errore fare l’amico dei propri figli, ma, se è un errore, io continuo a sbagliare», ha raccontato l’attore.

Non ha figli, invece, Max Tortora, che nella fiction interpreta Matteo, autista professionista, grande amico di Taramelli e una sorta di zio per le sue tre ragazze. «Praticamente Matteo diventa una sorta di psicanalista a sua volta, perché i suoi consigli a Francesco sonò vere e proprie diagnosi», ha raccontato Tortora, protagonista anche della serie Vita da Carlo, con Carlo Verdone, già disponibile su Prime Video. «Il mio personaggio conosce a fondo la vita, grazie ai tanti racconti delle persone trasportate nella sua macchina. Comprende immediatamente chi ha davanti», spiega l’attore e comico.

Una cosa è certa: i due protagonisti maschili di Tutta colpa di Freud sono in balia dei sentimenti. La fiction, infatti, parla proprio di emozioni, delle differenze in amore e delle difficoltà che spesso si incontrano ad accettarle. Per il regista, Rolando Ravello, è stato come girare una sorta di “giochi senza frontiere”, un vero e proprio slalom tra imprevisti di ogni genere. Due, soprattutto.

«Sul set Bisio e Tortora ridevano alle lacrime, gag su gag dal mattino alla sera», ha raccontato lui. «Ma abbiamo dovuto interrompere le riprese per il Covid-19, senza sapere quando avremmo potuto ricominciare.

Nel frattempo, però, la vita va avanti e due delle protagoniste, Caterina Shulha e Marta Gastini (che interpretano le figlie di Bisio, ndr) hanno scoperto di aspettare un bambino», ha detto Ravello. «Siamo tornati sul set nell’agosto 2020 e siamo riusciti a finire le riprese, appena in tempo, prima che le attrici partorissero». Tutto è bene quel che finisce bene, insomma. E ora non resta che godersi le avventure di Francesco Taramelli, del suo amico Matteo e delle sue tre figlie. Ricordandosi sempre che, qualsiasi cosa succeda, é… Tutta colpa di Freud.