La regina Elisabetta sceglie Camilla, William è d’accordo Harry, invece, guida le critiche dei fan di Diana

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Nessuno immaginava che quel messaggio, per quanto inatteso, avrebbe avuto l’effetto di una vera e propria bomba. Il 6 febbraio, con una commossa lettera indirizzata ai sudditi nel giorno del suo settantesimo anno di regno, Elisabetta II oltre ad aver ringraziato per l’appoggio incondizionato ricevuto e confermando di voler continuare a servire la Nazione come promesso al compimento dei propri 21 anni, ha ribadito che suo figlio Carlo sarà il prossimo sovrano. “So che quando, un giorno, salirà al trono, lui e sua moglie Camilla riceveranno lo stesso sostegno che ho ricevuto io”, ha scritto la sovrana. «Ed è mia sincera speranza che, quando sarà il tempo, Camilla venga chiamata Regina Consorte”.

Ed ecco che, con poche lapidarie parole, Elisabetta ha rimosso ogni nube sul futuro della corona: Carlo sarà certamente sovrano d’Inghilterra e Camilla siederà sul trono accanto a lui. La questione sul futuro ruolo della duchessa di Cornovaglia è oggetto di dibattito dal 2005, anno delle nozze, quando fu annunciato che la ex signora Parker Bowles sarebbe diventata solo “principessa consorte” e non avrebbe mai cinto la corona.

Elisabetta, invece, facendo anche un emotivo riferimento al marito Filippo e alla Regina Madre, ha confermato che la presenza di consorti devoti, a cui sono richiesti grandi sacrifici, è utile, necessaria e merita un pieno riconoscimento. Un cambio di rotta che, a ben vedere, non può definirsi davvero inatteso perché in quasi diciassette anni di vita da reale, Camilla ha saputo mettersi al servizio della corona. Sempre disponibile a impegnarsi in prima persona in tante associazioni che sostengono, tra gli altri, bambini, anziani e donne maltrattate, la consorte dell’erede al trono si è ritagliata una posizione che, visti i trascorsi, poteva anche essere particolarmente spinosa.

Fondamentale spalla del marito, oggi la duchessa di Cornovaglia è una compagna discreta ma sempre presente. In maniera affettuosa, comprensiva ed equilibrata condivide passioni e interessi del principe Carlo, ma fa attenzione a non prevaricarne il ruolo delicato. I segnali della definitiva approvazione reale verso questa donna per tanti anni relegata ai margini della scena come “l’amante” sono diventati sempre più numerosi: l’ordine Vittoriano è arrivato nel 2012, quattro anni dopo c’è stato l’ingresso nel Privy Council, il Consiglio privato nel quale Elisabetta riunisce le persone di fiducia. Infine, il 31 dicembre 2021, la grande sorpresa dell’ordine della Giarrettiera, un privilegio simbolico e immateriale, concesso solo a pochissimi membri della famiglia reale.

Commentando la decisione di sua maestà, Gente per primo aveva capito l’importanza di questo conferimento. Infatti abbiamo titolato il servizio uscito in edicola il 14 gennaio, in cui riportavamo tutte le curiosità e i retroscena della designazione, in questo modo: “Camilla ha ricevuto la promessa del trono”. E la conclusione alla quale eravamo arrivati attraverso la lettura degli eventi si è dimostrata corretta.

Passato l’effetto sorpresa, la stampa britannica ha accolto favorevolmente l’auspicio della regina e lo stesso primate della chiesa anglicana, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, si è espresso positivamente in merito, rimuovendo così l’ultimo ostacolo “tecnico” e morale – Camilla resta pur sempre una donna divorziata che ha sposato un futuro re d’Inghilterra, condizione che in altri tempi avrebbe sollevato più di un dubbio su una sua legittima incoronazione – rispetto a una futura consacrazione della moglie di Carlo. D’altra parte, come non rispettare la volontà di una sovrana che ha dedicato la sua intera esistenza al suo popolo e oggi è diventata un’adorata icona? Lo stesso William, attualmente secondo in linea di successione al trono, pare abbia accettato di buon grado la decisione della nonna, di cui ha la massima stima.

Una posizione accomodante, dicono le gole profonde di palazzo, figlia della serenità che governa ormai le relazioni tra Carlo e il suo primogenito: i contrasti del passato sono superati e anche se tra il duca di Cambridge e la “matrigna” i rapporti restano sulla china dell’affettuosa superficialità, non si può certo parlare di astio. Diversa la posizione di Harry, che non ha commentato la missiva della nonna e non si è congratulato con il padre e la sua seconda moglie, né pubblicamente né, pare, privatamente.

Scelta silente, che esprime le perplessità degli irriducibili fan di Diana, per i quali la notizia ha avuto l’effetto di una doccia fredda. Sui social sono state molte le voci di coloro che hanno fatto sapere di considerare intollerabile la prospettiva di vedere sul trono “l’altra”. Gli appassionati di vicende reali aspettano con ansia il prossimo 2 marzo, giorno in cui, dopo oltre due anni, si svolgerà di nuovo, ma questa volta a Windsor, il ricevimento degli ambasciatori. Un’occasione molto formale e importante in cui Camilla indosserà quasi sicuramente le insegne dell’ordine della Giarrettiera e magari, vista la posizione di principessa ereditaria a tutti gli effetti, anche una nuova tiara.